Esclusiva

Maggio 26 2023
Rete • Zeta Numero 4 | Maggio 2023

Il nuovo numero del Periodico di Zeta è dedicato al tema Rete. Dal significato più letterale degli strumenti usati per la pesca in Abruzzo e in Sicilia, a quello che rimanda alle relazioni di solidarietà che l’associazionismo è capace di creare. Fino ad arrivare all’obiettivo raggiunto dalla squadra di calcio del Napoli

Editoriale di Silvia Stellacci

«L’orror che primo contro l’empia natura strinse i mortali in social catena». 

Era l’anno 1836, quando l’epidemia di colera infestava le vie di Napoli e Giacomo Leopardi, in cerca di riparo, si rifugiava a Torre del Greco insieme all’amico Ranieri. La malattia, implacabile, se lo sarebbe portato via presto. Non prima, però, di concedergli il dono del tempo per comporre un ultimo inno alla resistenza umana contro una natura che è la radice di ogni sofferenza.

È l’eredità immortale de La Ginestra, da cui emerge con tutta la sua forza la potenza della rete umana, dove ogni uomo è legato all’altro dai fili invisibili della solidarietà. La stessa che oggi tiene insieme tutte le famiglie che non riescono ad essere riconosciute come tali dal governo italiano. Migliaia di coppie formate da genitori dello stesso sesso, che lottano ogni giorno affinché possano godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali. La loro vita è una corsa continua verso una meta che non sembra mai arrivare, un percorso ad ostacoli fatto di discriminazione e dolore. Come raccontano mamma Alessia e mamma Alessandra, tra le poche fortunate ad aver visto riconosciuta la loro responsabilità genitoriale sulla piccola Matilde. 

La forza della rete è anche quella che, oltre 75 anni fa, ha spinto la comunità fiorentina del quartiere San Frediano a dare uno dei più virtuosi esempi di resistenza al nazifascismo. È l’unione di un’azione collettiva che a Viareggio ha costruito una scuola popolare accessibile a tutti e che dall’altra parte del mondo, a Hollywood, unisce la comunità degli sceneggiatori contro le precarie condizioni lavorative imposte dall’avanzare delle piattaforme di streaming. 

Oggi la parola rete ci fa pensare subito al mondo digitale e interconnesso, all’innovazione dell’Intelligenza Artificiale che sempre di più si inserisce nella nostra quotidianità. Anche in quella dei detenuti, che grazie alla realtà aumentata e virtuale possono ora sperimentare la vita di fuori viaggiando al di là delle mura del carcere. Orizzonti inesplorati e fino a poco tempo fa inimmaginabili prendono forma giorno dopo giorno, si insinuano nelle nostre vite ridisegnando i confini delle possibilità umane. Come hanno fatto le reti neurali artificiali alla base di GPT e altri modelli di linguaggio che hanno rivoluzionato il mondo da ogni punto di vista, spingendo anche l’istruzione verso sfide finora sconosciute. 

In questa trama intrecciata di storie umane, battaglie per i diritti e progresso tecnologico, emerge una forza resiliente che ci fa andare avanti. Come fa la ginestra, che resiste solitaria sulle pendici del Vesuvio e con la distruzione intorno sopravvive, cresce rigogliosa, resiste, così la potenza della rete ci spingerà ad andare oltre.