Cultura
«Andiamo!». Così Jurij Gagarin divenne il primo uomo nello spazio
Il 12 aprile di sessant’anni fa l’astronauta sovietico portava a termine la missione a bordo della navicella Vostok 1. Marcello Spagnulo, ingegnere aeronautico e scrittore, ricorda quell’impresa. Tra analisi geopolitiche e curiosità
Arancia meccanica, i cinquant’anni della “Cura Ludovico”
Cinquant’anni di ultraviolenza e Latte+, un film ancora attuale dopo mezzo secolo in virtù dei temi che propone, in particolare quello del libero arbitrio. Ne abbiamo parlato con Antonio Monda, direttore della Festa del Cinema di Roma
I volti degli imperatori romani prendono vita grazie all’intelligenza artificiale
I volti degli imperatori romani, da Augusto a Flavio Arcadio, umanizzati grazie a Photoshop e all’intelligenza artificiale. Il progetto di un giovane studente di Farmacia, appassionato di storia antica, cattura l’attenzione sui social.
Buoni si nasce, cattivi si diventa, il mondo secondo Rutger Bregman
Una nuova storia (non cinica) dell’umanità, il libro dello storico olandese che sfida il centenario mito hobbesiano per cui la natura degli esseri umani è cattiva, è il breviario per chi cerca conforto in tempi difficili
Le conseguenze inattese
Il Salone Internazionale del Libro di Torino EXTRA si apre con la lectio magistralis del Professor Alessandro Barbero. Cosa la Storia, di fronte all’epidemia, ci può insegnare per far fronte al “dopo”
L’esortazione del Camus inedito
L’Esortazione ai medici della peste è un testo che prepara al romanzo di Albert Camus. In queste pagine finora inedite in Italia lo scrittore si rivolge ai medici impegnati nella lotta quotidiana all’epidemia e a tutti gli uomini in lotta con il proprio male.
Il Salone Extra è un’altra forma di vita
La kermesse del libro si farà. Non a Torino ma nello spazio virtuale degli incontri online, tra adesioni di ospiti inseguiti da anni e vetrine di librerie allestite a tema. Le parole del direttore artistico Nicola Lagioia
I giorni veri di Giovanna Zangrandi
La vita nel diario, la scrittura nella vita. Zangrandi plasma l’immagine vera di sé stessa attraverso un documento della Resistenza in Pieve di Cadore