Un racconto della notte trascorsa nella valle del Mugello, tra sorpresa e paura, viene fornito dal sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti. Nel suo comune, vicino all’epicentro del terremoto, le scosse sono iniziate ieri sera attorno alle 20.40, con una magnitudo poco superiore ai 3 gradi della scala Richter.
Alle 11.15 si è conclusa a Barberino la riunione di emergenza con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i sindaci dei centri colpiti. «È stato fatto il monitoraggio della situazione e abbiamo deciso di allestire una palestra e un campo per dare rifugio alle persone che non si sentono sicure a tornare a casa», racconta Giovanni Bettarini, primo cittadino di Borgo San Lorenzo, uno dei comuni interessati dal terremoto.
Durante il vertice è stato deciso di predisporre strutture di emergenza R.S.A (residenze sanitarie assistenziali), mentre sono ancora in corso le verifiche dei danni. Presenti alla riunione, oltre a Rossi e ai sindaci, il Prefetto, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco.
Sentito da Reporter Nuovo, il sindaco Ignesti ha dichiarato che «a Scarperia procedono le verifiche, soprattutto nelle frazioni e nelle chiese storiche, ma non sembrano esserci particolari danni. Gli edifici pubblici sono tutti funzionanti. Abbiamo scuole antisismiche che però sono state chiuse per l’allerta maltempo: con i temporali di queste ore sarebbe stato difficile gestire i ragazzi». La gente ha ancora paura. Come conferma la dott.ssa Carmela Ascantini, segretaria generale del comune di Scarperia, «in molti sono stati svegliati dal forte boato e hanno preferito dormire in macchina».
Barberino, che con Scarperia e San Piero condivide l’epicentro del sisma, è il comune più colpito. «Alcuni edifici del centro storico – conferma Ascantini – hanno subìto delle crepe e il secondo piano del municipio è ora inagibile. Lo stesso vale per la chiesa principale, in cui sono in corso ulteriori verifiche».
Adesso il vero tema è capire cosa accadrà nelle prossime ore. «Lo sciame sismico sta continuando», dice il sindaco Bettarini. «In ogni caso gli edifici pubblici erano preparati a una scossa di 4.5: per questo per il momento non si riscontrano preoccupanti segnalazioni».