Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, arrestato a Il Cairo lo scorso 6 febbraio è stato trasferito dalla stazione di polizia di Mansoura, dove si trovava dall’8 febbraio, a quella di Talkha, a pochi passi da casa sua. Lo riferisce la ONG per cui lavora, Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR), in un comunicato sul suo sito.
Gli avvocati dello studente hanno fatto ricorso contro i 15 giorni di custodia cautelare stabiliti dalle autorità egiziane. L’udienza si terrà il 15 febbraio per esaminare la richiesta dei legali.
Oggi i genitori e un collaboratore di EIPR hanno avuto la possibilità di vedere Patrick per pochi minuti a Talkha, dove è detenuto “in condizioni meno favorevoli rispetto al suo primo luogo di detenzione”, riferisce la ONG. Patrick ha detto alla sua famiglia di non essere stato “maltrattato o preso di mira nel nuovo luogo di detenzione”.