Terrore nella serata di mercoledì a Hanau, città dell’Assia a poco più di 20 chilometri da Francoforte, dove un quarantatreenne di origine tedesca – Tobias R. secondo il quotidiano tedesco Bild – avrebbe ucciso undici persone per ragioni xenofobe e di estremismo radicale di destra. I feriti sarebbero invece quattro. L’attentatore sarebbe stato trovato senza vita nel suo appartamento dopo una ricerca durata ore. Sembra che all’interno ci fosse anche il cadavere della madre e che l’uomo avesse munizioni e armi nella macchina, oltre a una licenza di caccia. Trovati anche una testimonianza scritta e un video che spiegherebbero le ragioni del gesto.
I primi spari sarebbero avvenuti intorno alle 22 al Midnight, uno Shisha Bar nel centro di Hanau, locale dove è possibile fumare narghilè. L’attentatore avrebbe suonato il campanello e poi avrebbe iniziato a sparare alle persone che si trovavano nella zona fumatori uccidendo quattro giovani e una donna. L’uomo si sarebbe poi diretto in un altro quartiere della città raggiungendo l’Arena Bar & Café e avrebbe poi esploso gli ultimi colpi due chilometri più distante prima di ritirarsi nel suo appartamento e togliersi la vita.
Nello scritto Tobias R. affermerebbe che determinati popoli meritano di essere «annientati» perché è ormai impossibile allontanarli dalla Germania. Claus Kaminsky, il sindaco di Hanau, parla di «una delle notti peggiori che si possano immaginare». Le vittime saranno commemorate oggi alle 18:00 nella piazza centrale della città. Vicinanza espressa anche da Steffen Seibert, portavoce del governo, che sul suo account Twitter rivolge parole di conforto ai familiari delle vittime e augura ai feriti di guarire presto.
Fino a prima della strage Hanau era famosa per essere la città natale dei fratelli Grimm, i cantastorie celebri in tutto il mondo. Adesso invece la Germania è di nuovo nel vortice dell’estremismo xenofobo, lo stesso che quattro mesi fa indusse Stephan Balliet a fare irruzione in una moschea di Halle, cittadina della Germania dell’Est. Uccise due persone e ne ferì altre due, la tragedia fu evitata per un soffio perché l’assalitore non riuscì ad aprire la porta dell’edificio. Anche lui come Tobias R. aveva registrato un video, attimi di follia prima di iniziare a sparare.