Il governo neozelandese ha deciso di distribuire tamponi e assorbenti alle studentesse. Gratis, per tutte. L’obiettivo è quello di contrastare la period poverty, ossia una discriminazione sulla possibilità di accesso ai prodotti legati al ciclo mestruale. «Penso sia una necessità di base per tutte le donne – racconta Jennifer McDonald, 22 anni, iscritta alla Victoria University – sopratutto per noi studentesse. L’istruzione è la nostra prima voce di spesa, e avere assorbenti gratuiti contribuisce ad ammortizzare i costi dello studio. Ciò aiuterà a legittimare l’attenzione nei confronti del ciclo mestruale all’interno della comunità studentesca, in cui non mancano le difficoltà ad affrontare l’argomento».
Secondo il sondaggio Youth19 promosso dal governo neozelandese, una studentessa su dodici ha saltato la scuola durante il ciclo perché non poteva permettersi di acquistare assorbenti. Non solo ciò aumenta l’immotivata sensazione vergogna per un processo naturale, ma rende l’accesso alla didattica diseguale di fatto per le giovani donne. Dignity, una ONG neozelandese che si batte per la gratuità dei prodotti mestruali, riporta che per le famiglie appartenenti alle minoranze etniche, soprattutto nelle aree più povere, gli assorbenti sono una delle prime voci di spesa da tagliare quando le finanze scarseggiano.
Il prezzo degli prodotti igienici è determinato anche dal regime fiscale cui sono sottoposti. In gran parte dei paesi europei questi beni di prima necessità sono tassati come il tabacco o gli alcolici. Per fare un confronto, la cosi detta Tampon tax è al 7 per cento per paesi come Francia o Belgio. Sale al 22 per cento in Italia e al 24 in Finlandia. In Australia si attesta al 10 e in Nuova Zelanda al 15.
Una sperequazione, quella sul costo degli assorbenti, che la premier Jacinda Ardern ha deciso di combattere in maniera radicale: «Sappiamo che novantacinquemila ragazze tra i nove e i diciotto anni rimangono a casa durante il ciclo mestruale, perchè non possono permettersi i prodotti adatti alla cura della persona. Rendendoli gratuiti, spingiamo queste giovani persone a continuare ad andare a scuola».
La distribuzione negli istituti scolastici comincerà a luglio nel regione di Waikato, caratterizzata da forti squilibri socio economici. La Nuova Zelanda è il secondo paese al mondo ad aver reso gratuiti gli assorbenti alle studentesse. La Scozia ha varato un provvedimento simile nel 2017 e lo ha esteso a tutte le donne nel febbraio di quest’anno. Già negli scorsi mesi, diverse catene di supermercati neozelandesi hanno ridotto i prezzi dei prodotti a marchio destinati all’igiene femminile. Countdown, la popolare catena di supermarket, ha abbattuto il costo di un pacco di assorbenti da 3,5 dollari a due. «Sarebbe bello rendere gli assorbenti gratuiti per tutte – conclude McDonald – non solo per le studentesse. Inoltre, si potrebbero sperimentare soluzioni più ecologiche, come le coppette mestruali o i pad riutilizzabili. Farebbe del bene alle donne e all’ambiente».