“Bisogna incentivare le persone a rimanere a casa. Si è visto come le limitazioni degli spostamenti abbiano contribuito a far diminuire il numero dei contagi: 700 morti al giorno oggi non spaventano più nessuno, eppure sono l’equivalente di un terremoto che avrebbe proclamato il lutto nazionale”. “Il cenone quest’anno può attendere. Ce ne saranno tanti altri, ora dobbiamo resistere”. “Mi aspetto soprattutto più responsabilità da parte dei cittadini, oltre che una stretta maggiore da parte del governo”. Questo il parere generale che emerge dalle voci dei cittadini della Capitale, a proposito del nuovo Dpcm su cui è al lavoro il governo per cercare di contenere i contagi durante le festività natalizie.
“Se abbassiamo la guardia, la terza ondata è dietro l’angolo – ha dichiarato in Senato il ministro della Salute Roberto Speranza – quindi le limitazioni saranno rafforzate”. Lo stop agli spostamenti tra comuni potrebbe valere nei giorni del 25 e 26 dicembre e del primo gennaio. Dal 21 dicembre, invece, gli spostamenti tra regioni gialle saranno consentiti solo per far ritorno al proprio luogo di residenza. Sarebbe la linea dura, dunque, a prevalere in governo.