I democratici non hanno dubbi: Donald Trump è responsabile per i fatti avvenuti il 6 gennaio, e domani, 13 gennaio, alla Camera si voterà per la procedura di impeachment. L’accusa è “incitamento all’insurrezione” per aver istigato i propri sostenitori ad assaltare il Congresso contestando la certificazione della vittoria di Joe Biden. Per il Tycoon questo è il secondo impeachment dopo quello per l’Ucrainagate.
Alla Camera i democratici hanno bisogno della maggioranza semplice per far passare la procedura, e con i loro 222 deputati su 435 non avranno problemi ad ottenerla.
Più difficile è invece la situazione in Senato, dove occorre la maggioranza dei due terzi. In questo ramo del Congresso i dem hanno a disposizione solo 48 senatori, contro i 50 repubblicani.
I democratici hanno anche chiesto al Vicepresidente Mike Pence di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Trump dalla sua carica prima del tempo. “Trump non dovrebbe essere in carica, punto”, ha detto lo stesso Biden.
Dopo l’approvazione della Camera, Pence avrà 24 ore di tempo per rispondere. Il vicepresidente, che ha già preso le distanze da Trump e ha annunciato che parteciperà all’insediamento di Biden, ha fatto sapere che è disponibile a ricorrere al 25esimo emendamento solo se il Presidente uscente mostrerà ulteriori segni di instabilità. Ma per farlo avrebbe bisogno anche della maggioranza del governo (otto ministri). Se poi il Presidente si opponesse, alla Camera sarebbero necessari i due terzi dei voti per mandarlo via e non è detto che ci siano.
È facile credere che Donald Trump supererà anche il secondo impeachment della sua breve presidenza senza essere incriminato. Va però detto che anche se la procedura di incriminazione venisse bloccata, per Trump diventerebbe molto difficile ripresentarsi come candidato alle presidenziali del 2024.
Gli Stati Uniti intanto si preparano alla cerimonia di insediamento di Joe Biden del 20 gennaio. L’FBI ha già diramato l’allarme: si prevedono nuove proteste da parte di organizzazioni di estrema destra, proprio in quei giorni, in tutti i campidogli dei 50 Stati; e tramite la Cnn ha fatto sapere che sta monitorando notizie di “varie minacce di possibili attacchi contro il presidente eletto Joe Biden in vista della cerimonia di giuramento”.
“Non ho paura di fare il giuramento all’aperto” ha dichiarato Biden.