I vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio attualmente sono tre: Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Pfizer e Moderna sono, e verranno, usate per coprire la fase 1 e 2 del piano di vaccinazione, mentre AstraZeneca verrà utilizzata per le fasi 3 e 4, e andranno a coprire le fasce di popolazioni tra i 18 e i 55 anni.
Fase 1
Dal 1 febbraio la Regione Lazio ha aperto le prenotazioni per la vaccinazione degli ultraottantenni, ed è stata avviata l’8 febbraio presso più di 80 sedi vaccinali organizzate dalle strutture sanitarie sul territorio regionale.
La categoria interessata, per accedere alla vaccinazione, è tenuta a prenotarsi attraverso il sito web https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it; o il numero di telefono dedicato 06 164.161.841 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 7:30 alle ore 19:30 e il sabato dalle 7:30 alle 13.00.
Alle persone interessate viene offerto un appuntamento per la vaccinazione presso la sede scelta, e gli viene contestualmente indicato quello per la somministrazione della seconda dose del vaccino. Tali appuntamenti vengono ricordati all’utente attraverso un SMS promemoria entro 72 ore prima dell’appuntamento prefissato. Le persone over 80 che, per motivi accertati di non autosufficienza, dichiarano l’impossibilità a recarsi presso le sedi vaccinali, vengono, e verranno, prese in carico da parte della ASL di competenza nel territorio.
Fase 2
Conclusa la fase degli over 80, sarà data priorità alla vaccinazione ai soggetti con patologie gravi, estremamente vulnerabili. La loro identificazione avverrà attraverso l’utilizzo combinato dei codici di esenzione, delle banche dati informative (regionale e aziendali), dell’individuazione da parte dei MMG e dei Medici Specialisti.
Parallelamente alle categorie vulnerabili, la programmazione regionale prevede l’arruolamento delle persone da sottoporre a vaccinazione secondo una priorità anagrafica, partendo dalle classi di età più avanzate.
Fasi 3 e 4
Parallelamente alla vaccinazione della popolazione over 80, in base alla disponibilità delle dosi del vaccino AstraZeneca, si avvia nel Lazio la vaccinazione delle persone con età compresa tra i 18 e i 55 anni. Come dà indicazioni nazionali all’interno di questa ampia fascia di popolazione la priorità sarà data al personale delle Forze Armate e di Polizia, al personale dei servizi educativi dell’infanzia, personale scolastico e universitario, docente e non docente e ai penitenziari. Questa fase nel Lazio è iniziata nel mese di febbraio.
Il personale dei servizi educativi dell’infanzia, il personale scolastico e delle università, docente e non docente a partire dal 18 febbraio potranno prenotarsi sul portale regionale dedicato, con tessera sanitaria, attraverso il sistema web sul sito https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it. È previsto uno scaglionamento secondo coorti di nascita; la somministrazione della vaccinazione inizierà il 22 febbraio presso i centri dedicati alla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Contestualmente alla vaccinazione di tali categorie, verrà avviata la vaccinazione degli assistiti in fascia di età 50-55 anni, a partire dai soggetti nati nel 1966, su chiamata attiva da parte del medico di medicina generale.
Tutto il programma potrà subire variazioni a seconda delle dosi di vaccino disponibile.
Lo staff medico di Asl Roma1 ha fatto sapere che nelle settimane passate la ridotta fornitura di vaccini da parte delle aziende produttrici ha limitato la programmazione che era stata già definita, questo ha portato sicuramente a delle difficoltà e a dei rallentamenti. Se la situazione si dovesse ripresentare, avranno difficoltà simili. Hanno inoltre aggiunto che tutti i vaccini approvati dagli enti regolatori sono efficaci e sicuri, ed è fondamentale fare chiarezza su questo aspetto e comunicarlo alla popolazione. Tutti avranno la propria dose, secondo l’ordine di priorità stabilito. In questo senso, proprio per raggiungere la popolazione “hard to rich” ed evitare che qualcuno possa sentirsi “lasciato indietro”, sono già partiti come ASL Roma 1 con gli interventi per la somministrazione domiciliare.