«Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri. Noi abbiamo il diritto di pensare a quelle di domani, senza complessi, a patto che l’obiettivo sia questo: il domani. Fare città oggi per l’oggi significa farle nascere vecchie. Le tecnologie dovranno pervadere tutto e poi scomparire ai nostri occhi»
Carlo Ratti
Immagina di alzarti dal letto con calma, e di lavarti con l’acqua piovana che il tuo edificio offre grazie a un sistema di raccolta, depurazione e distribuzione delle acque.
Immagina di fare colazione e di vestirti senza fretta anche se devi andare a lavoro, perché le strade non sono trafficate, e perché non avrai problemi di parcheggio. Immagina di recarti, con la tazza di caffè ben salda in mano, nel tuo ampio balcone, dove grandi piante la fanno da padrone. Davanti a te si estende la città. Gli edifici sono ben integrati con la natura che li circonda, e si fondono fra loro armoniosamente. Ognuno è progettato in modo che la luce del sole arrivi la mattina nelle camere da letto e il pomeriggio nei living. Sulle facciate è possibile distinguere, tra le piante che svettano da ogni terrazza, i pannelli solari e le ampie vetrate delle finestre. Sui tetti degli edifici più bassi puoi osservare le serre coltivate grazie all’innovativo sistema dell’acquaponica.
Immagina sotto di te la città che rapidamente prende vita, senza però il rumore delle auto. Gli edifici si ergono su ampi cortili verdi, e le grandi strade sono lontane. Le macchine che vi sfrecciano sopra sono elettriche, così come gli altri mezzi di trasporto: i tram, le moto, i monopattini e le biciclette. Immagina quindi di dover andare al lavoro. Uscendo, lasci la spazzatura davanti casa, sai che al ritorno non ci sarà più. I netturbini passeranno per raccoglierla durante la giornata. I rifiuti verranno in buona parte riciclati, e il resto andrà a generare nuova energia elettrica per la tua città. Il tuo smartphone ti consiglia il mezzo da prendere, la strada da percorrere e persino come vestirti a seconda del clima che ti aspetta fuori. Per recarti al lavoro puoi usufruire del servizio di car-sharing, con il quale si sfrutta ogni sedile di un’automobile, puoi usare il servizio del trasporto pubblico (lo smartphone ti informa dove e quando passerà il tram o la metropolitana), o puoi usare la tua autovettura elettrica. Non avrai bisogno di cercare parcheggio perché lo hai già prenotato, oppure perché un’applicazione sul tuo telefono, grazie a un sistema di sensori che misura la temperatura della superficie stradale, ti indicherà dove è ancora possibile posteggiare l’auto. Se non vuoi guidare perché devi ancora leggere gli aggiornamenti della riunione che ti aspetta, nessun problema, la tua vettura grazie al sistema di intelligenza artificiale, ha il pilota automatico. Intorno a te intanto, immerse nel verde, le persone si muovono a piedi, con le biciclette e con i monopattini elettrici, ma solo là dove le auto e i pedoni non passano. Prima di prendere l’auto avvisi con un’apposita applicazione che ti stai recando in centro e hai tre posti macchina liberi. Questo perché l’armonia in città si raggiunge solo se tutti diamo una mano.
Immaginandoti tutto questo penserai di trovarti in uno scenario utopistico del futuro, ma sbaglieresti. Stai solo immaginando di vivere in una smart-city, o città intelligente, un sistema urbanistico progettato per l’ottimizzazione dei servizi pubblici e per mettere in relazione le infrastrutture delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita attraverso l’uso delle nuove tecnologie. In altre parole stiamo parlando di città digitalizzate, ultratecnologiche e soprattutto green. Ognuna delle tecnologie sopra descritte esiste già oggi, e le smart-city sono il futuro, ma anche il presente. Copenaghen, Amsterdam, Singapore, Londra, Dubai e New York, ma anche Milano e Firenze possono oggi entrare nella classifica delle città più intelligenti al mondo.