L’ultimo libro di Giuseppe Lattanzi, “Garibaldi e il Tevere. L’ultima battaglia del generale“, edito da Palombi & Partner, affronta un aspetto poco conosciuto della vita di uno dei protagonisti indiscussi del Risorgimento Italiano. Attraverso un articolato utilizzo di fonti storiche, il libro riesce a dar vita a una vivida narrazione che si snoda tra il rigore accademico e la tensione del romanzo storico.
L’argomento principale, il tentativo di Garibaldi di “domare” il Tevere, si svolge sullo sfondo della catastrofica inondazione del 1870, che ha messo in luce le criticità della gestione del fiume. Il libro ci conduce attraverso la genesi del progetto per la messa in sicurezza del fiume, le reazioni del pubblico e degli esponenti politici, gli ostacoli burocratici e infine il suo declino. L’autore ci fa conoscere un Garibaldi dotato di un piano articolato, che cerca di gestire politica, tecnologia e amministrazione urbana nel tentativo di modernizzare Roma.
La scrittura di Lattanzi è vivace e coinvolgente. Si sofferma su dettagli di spessore, dalle riunioni accese in Senato alle pagine di diario di Garibaldi, fino alla frustrazione del generale nel vedere il suo progetto bloccato. Il racconto ha l’abilità di farci sentire come se fossimo lì, testimoni degli eventi.
Il libro ci mostra l’Eroe nazionale impegnato oltre il campo di battaglia, attivamente coinvolto nell’amministrazione e nello sviluppo della capitale italiana. L’autore inoltre evidenzia l’importanza delle decisioni prese a quel tempo, che hanno avuto conseguenze durature sulla città.
La trattazione dettagliata delle proposte tecniche di Garibaldi, come la deviazione del fiume Aniene, la creazione di un porto industriale e la bonifica delle zone paludose circostanti, nonché la descrizione della risposta pubblica a queste idee, offrono un ritratto dettagliato e vivo di un periodo storico critico.
“Garibaldi e il Tevere. L’ultima battaglia del generale” è una lettura che può essere utile per chiunque sia interessato a capire meglio la storia di Roma e l’eredità di Garibaldi. Offre anche una lezione di storia che ci fa riflettere sul ruolo del Tevere nel passato di Roma e su come le decisioni prese allora continuano a influenzare la città oggi.
In “Garibaldi e il Tevere. L’ultima battaglia del generale” vengono esplorate con grande chiarezza le dinamiche che hanno plasmato una parte della geografia, l’economia e la vita quotidiana di Roma, offrendo un ritratto inedito di Garibaldi come amministratore del bene pubblico. Il risultato è un’opera interessante, un viaggio nella storia di Roma che coinvolgerà e sorprenderà il lettore.