Accanto alla tavola apparecchiata con un tovagliolo, un calice di vino e un poggia posate a forma di bassotto, si può trovare una ciotola in ceramica con arista, zucchine e carote alla julienne: è “Fiuto” il nuovo ristorante gourmet per cani e umani che si unisce alle insegne di gastronomia in via Flaminia, a Roma nord. Fiuto è il primo locale in Italia, e in Europa, a dedicare una sola cucina per tutti gli amici a quattro zampe che vanno lì a mangiare insieme al proprio padrone, dall’orario di aperitivo alla cena.
Nato dal coraggio imprenditoriale di tre amici, Mario, Alessandro e Marco, il ristorante ha l’obiettivo di unire uno stile raffinato a un luogo che possa far sentire a proprio agio chiunque entri dentro. L’idea viene da una cena fuori con la compagna di Marco, che gli propone di aprire un ristorante solo per cagnolini. «L’ho proposto ai miei amici – dice Marco – adesso anche soci, e dopo i primi tentennamenti ci siamo buttati a capofitto per realizzare il progetto».
Hanno deciso di affidarsi a esperti del settore, per proporre un servizio che possa abbracciare e coccolare il cliente in ogni dettaglio: le luci soffuse e in sottofondo una playlist con canzoni rilassanti sono i due elementi che l’addestratore professionista Luca Grammatico ha pensato di inserire nel progetto del ristorante. Grammatico, spiega Marco, «è sempre presente durante tutta la durata del servizio, per intervenire qualora ci sia qualsiasi tipo di problema o richiesta da parte del cliente».
Alla sala interna si unisce anche un dehors, all’inizio dedicato alle cene senza cane: «Poi però abbiamo notato che anche chi era senza un cagnolino preferiva stare nella sala con gli animali, quindi abbiamo preferito non differenziarle più», confessa Mario. Va molto fiero della “comunità” che sono riusciti a creare: «Fiuto è qualcosa di più di un locale gastronomico, ha un clima più aperto rispetto a tante altre realtà, i cani creano un’interazione quasi forzata anche tra tavoli differenti, portando i padroni delle volte a scambiarsi i numeri per far giocare i propri cani insieme». La sala è divisa da pannelli in ottone, ad ogni tavolo si aggiunge un lettino che si distingue in base alla grandezza del cane e un piccolo gancio a cui annodare il collare. La cucina a vista, dove avvengono solo le preparazioni delle ciotole, fa girare lo sguardo ad ogni cliente curioso.
«Per il menù canino ci siamo rivolti a una nutrizionista specializzata, abbiamo previsto diverse proposte, sia carnivore che vegane, che variano anche in base alla grandezza del cane (taglia S,M,L e XL), con alimenti di primissima fascia ma soprattutto senza che possano nuocere alla salute dei cagnolini», continua Marco. Drink a base di brodo di carne e frutta mista, uova sode con vellutata di piselli e fontina, tortine con crumble di biscotto, ricotta e mela verde sono solo alcune delle proposte del menù “dog”. Non è da meno la proposta per gli umani ideata dallo chef Davide Barbacci: un connubio tra le delizie della terra e del mare, dove la tradizione culinaria romana emerge con gusto sia nei primi piatti, come la carbonara e i ravioli di baccalà, che nei secondi, con incursioni più sofisticate, come la ricciola scottata ai tre porri o la faraona ripiena. I piatti si caratterizzano per sapori classici e accattivanti, con l’obiettivo di offrire un’esperienza godibile per tutti, compresi coloro che decidono di cenare senza la compagnia di un amico a quattro zampe.
«Abbiamo capito di aver realizzato bene il progetto – dice sorridendo Marco – quando una signora qualche giorno fa mi ha mandato la foto del suo cane attaccato alla porta del ristorante, sotto il messaggio “dopo la cena della scorsa settimana il mio cagnolino ogni volta che passo da questa strada vuole sempre tornare da voi, come devo fare?”».
Visto il successo ottenuto dopo soli pochi mesi dall’apertura, non escludono di aprire anche altri spazi in giro per la capitale, e un piccolo spoiler che farà piacere a umani ma soprattutto agli amici a quattro zampe è che Fiuto arriverà anche in una città del nord Italia, un rischio diventato presto un successo.
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