Dati, statistiche, analisi sulle squadre e sui singoli giocatori di basket: tutto questo si può trovare sulla piattaforma digitale Teamkeys. Nicholas Crow, ex giocatore di serie A1 e chief executive officier (ceo) del progetto, spiega che «L’obiettivo è quello di rivoluzionare il settore del basket fornendo strumenti digitali all’avanguardia per migliorare il lavoro quotidiano degli staff tecnici e massimizzare il potenziale degli atleti». Teamkeys è costituita da due interfacce: un Gestionale web-based per lo staff tecnico e un’applicazione rivolta ai giocatori. L’archivio Cloud permette all’utente di caricare, ordinare i video e i file necessari per la preparazione della partita.
Nata nel 2019, Teamkeys segue la Serie A, A2 e B maschile e la serie A femminile con un consiglio di amministrazione (cda) formato da persone che hanno vissuto il mondo della pallacanestro in maniera professionale: i due ceo sono Nicolas Crow, appunto, e Massimo Maffezzoli, ex secondo allenatore della Nazionale italiana di basket. Entrambi si sono resi conto della quantità di tempo necessario per trovare tutto il materiale per preparare le partite e hanno deciso di creare una startup. I lavori sono pubblicati sui canali social, Facebook e Instagram, e sull’app disponibile a tutti, sia a giocatori che appassionati.
L’atleta può accedere in ogni momento ai contenuti dello staff tecnico, ma anche vedere le sue statiche personalizzate. Gli indici di performance sono espressi in percentili da 0 a 100 in ogni categoria di gioco e consentono all’atleta di conoscere il proprio valore e quello dei colleghi. Attraverso la sezione Analytics, l’utente può interagire con i dati ottenuti e personalizzare le analisi disponendo di una visione statistica avanzata relativa a tutto il campionato di riferimento.
«Ci sono tanti siti con le statistiche di base, noi abbiamo quelle avanzate: sono la forza in più per vincere sull’avversario. Incrociamo i dati, non c’era nessun posto in cui si potevano trovare con questa facilità», parla così Orso Maria Panaccione, 24 anni, cestista di Opera, squadra milanese di Serie C e copywriter di Teamkeys. Staff tecnici, dirigenti, procuratori e agenti usano le statistiche avanzate per avere una visione innovativa della forza della squadra e dei singoli giocatori. Il progetto si basa sull’ideazione di nuovi indici di performance come quello di playmaking, il rapporto tra gli assist (passaggi che portano a realizzare punti) e palle perse. Il numero degli assist a partita è cresciuto negli ultimi anni con un picco di 17,42 a partita nel 2020 e si è stabilizzato attorno al 15 negli anni successivi.
Teamkeys fornisce statistiche personalizzate alla Germani Brescia, squadra di basket che, al momento, è prima in serie A1: «Le altre squadre consultano il sito- spiega Orso- ma possono chiedere una collaborazione una tantum per capire alcuni dettagli del gioco». Il lavoro della startup consiste nel prendere dai siti ufficiali della serie A e delle squadre le statistiche di base e di utilizzare gli indici per costruire quelle avanzate. L’uso dell’Intelligenza artificiale è limitato, ma «Sicuramente nel futuro le cose cambieranno», afferma Orso.
Uno studio recente riguarda il Pace, il numero di possessi che effettuano le squadre nell’arco dei quaranta minuti della partita, e come sia cambiato dal 1993 al 2023. Quello che sorprende è che i dati vanno in controtendenza rispetto a quanto ci si poteva aspettare. Il numero di possessi non aumenta con il passare degli anni, ma rimane mediamente lo stesso, ad eccezione di un calo nel triennio 1997-1999. Il picco più alto, 77 possessi per quaranta minuti, si registra nel 2001, mentre nel 2019 si ha il secondo calo più rilevante (72,2). Il gioco della pallacanestro è cambiato nell’arco dei trent’anni, «In particolare è l’utilizzo del tiro da tre punti che ha inciso sul basket moderno: tra il 1993 e il 2023 la ricerca del tiro dall’arco è cresciuta, facendo diminuire la soluzione del tiro da due punti», afferma Orso. Oggi, si preferisce un canestro ad altissima percentuale, molto vicino al canestro, oppure un tiro da tre.
Le squadre tirano 14,1 volte in più dall’arco, su cento possessi analizzati, rispetto a trenta anni fa: 27,5 nel 1993 mentre nel 2023 il dato è 41,6. Di conseguenza il tiro da due punti è sceso da 72,5 a 58,4.
L’obiettivo è quello di allargarsi il più possibile in Europa e nel mondo, ma Orso riconosce la difficoltà dell’impresa: «L’NBA, la più importante lega americana di basket, è una realtà troppo diversa: sono troppo orgogliosi del sogno americano ed è difficile che accettino una startup europea». Teamkeys è una nuova opportunità che si fonda su dati oggettivi e sulla possibilità di interagirci in maniera immediata per comprendere al meglio l’evoluzione del mondo della pallacanestro.