Pioggia e vento freddo sferzano sul fiume Ill e sui canali del centro storico. La città è avvolta nel silenzio, rotto solo dallo stridore dei tram sulle rotaie nelle vie principali. Pochi passanti e qualche ciclista: c’è chi va a lavoro e chi a scuola. Un’anziana torna dal mercato: nella busta della spesa quattro baguette e una bottiglia di vino rosso. Strasburgo ha la fama di essere una città ricca di parchi e verde urbano. Eppure il clima ostile non invoglia a stare all’aria aperta. È l’occasione perfetta per sorseggiare un tè caldo o un café au lait negli antichi caffè nei pressi della Cattedrale e assaporare i dolci e prodotti tipici dell’Alsazia.
Nelle piccole vie pedonali, tra negozi di orologi e di abbigliamento, attirano subito l’attenzione le lunghe vetrine delle boulangerie e pasticcerie tradizionali: sui banconi una vastissima scelta di lievitati per tutti i gusti, dolci e salati. Non possono mancare i croissants e il pain au chocolat. Tra le specialità regionali, la più distintiva è il Kougelhopf: una brioche a forma di corona con mandorle e uva sultanina.
La proprietaria di una storica bottega di Rue Merciere ci fa assaggiare una selezione di beignet, di diversi impasti e ripieni. «Nascono come dolci tipici del carnevale, ma sono tra i più richiesti durante tutto l’anno, accompagnati da una tazza di tè nero o uno schnaps, un liquore alle erbe».
Marie, l’impiegata di un’antica maison di pan di zenzero nata nel 1768, ci svela i suoi prodotti preferiti: «Sono un’amante di dolci. In negozio sono circondata da scaffali di pain d’epices, in tutte le sue varianti: per fortuna è il mio preferito. Adoro anche i biscotti di Natale a forma di omino, i Männele, che in Alsazia mangiamo tutto l’anno. Qui li vendiamo di vari gusti: mandorla, cioccolato, burro, zucchero a velo». La collega preferisce i piatti salati: «Vado matta per la choucroute – un piatto a base di crauti speziati con salsicce e patate – e per la tarte flambée – una focaccia simile alla nostra pizza. Entrambe si sposano con una birra bianca o un calice di vino rosso».
In Alsazia c’è una grande produzione di alcolici. Tra i vini, i più famosi sono il Muscat, il Riesling e il Pinot. La Cantina storica degli Hospices di Strasburgo, all’ingresso del moderno ospedale, ospita all’interno un primato mondiale: la botte di vino bianco più antico del mondo, datato 1472. Per raggiungerla bisogna percorrere un lungo e umido corridoio, con vecchi barili a destra e sinistra. La preziosa botte è custodita dietro una possente grata di ferro. I fortunati enologi che l’hanno assaggiato lo descrivono come un vino dal sapore fruttato, con note di miele e vaniglia.
Gli abitanti di Strasburgo vanno fieri della loro tradizione enogastronomica. Un venditore di formaggi al mercato di Place Broglie ci racconta con un sorriso: «Sono qui tutti i mercoledì e venerdì dell’anno. Amo il mio lavoro, soprattutto nel periodo natalizio. Durante le feste, queste strade si riempiono di vita e colori: il nostro mercato di Natale è uno dei più famosi in Francia, forse in Europa». Ce lo conferma anche un vecchio fioraio che, abbassando la serranda, ci lascia con un invito: «Tornate per vedere con i vostri occhi la magia del Natale».
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