Esclusiva

Aprile 12 2024
Ramadan, polemiche per la chiusura della scuola

Il governo sta valutando una nuova regola dopo la chiusura della scuola per la festività.

«Sono originaria di Pioltello e sono un’insegnante. La comunità ha reagito in modo positivo alla scelta della chiusura della scuola e non ha seguito chi voleva politicizzare la decisione», ha dichiarato Simona Malpezzi, senatrice del Partito democratico e originaria del comune dell’hinterland di Milano. Le sue parole si riferiscono agli eventi che hanno coinvolto il comune di Pioltello il 10 aprile.

La decisione dell’Istituto comprensivo Iqbal Masih di sospendere le lezioni per permettere agli studenti di religione islamica di celebrare il Ramadan ha acceso la polemica politica, sollevando interrogativi sulle libertà religiose e su come debbano essere integrati i bambini staranieri nelle scuole. Come già affermato dal preside dell’Istituto Alessandro Fanfoni in un’intervista al Corriere, la scuola ha «un 43% di alunni di altra nazionalità. Abbiamo anticipato l’inizio dell’anno di un giorno per deliberarlo».

Il dibattito sulle chiusure scolastiche in occasione della festività è arrivato fino al Consiglio dei ministri. Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, ha sollevato la questione durante l’incontro con i suoi colleghi, annunciando l’intenzione di risolvere il problema. Secondo quanto riportato dalle agenzie, una delle possibili soluzioni sarebbe l’introduzione di una normativa per regolare le assenze scolastiche durante le festività religiose, consentendole solo previo accordo tra lo Stato italiano e le confessioni.

Alcuni genitori hanno evidenziato il disagio di dover prendere la giornata di ferie per rimanere a casa con i propri figli. Alcune famiglie si sono trovate nell’impossibilità di organizzarsi per affidare i minori a qualcuno durante questo giorno di chiusura infrasettimanale e hanno espresso forti perplessità per questa scelta. Un piccolo gruppo di genitori ha deciso di esprimere il proprio dissenso di fronte all’istituto. La protesta, organizzata all’ultimo momento, ha visto la partecipazione di alcuni manifestanti, tra cui esponenti politici come la eurodeputata della Lega Silvia Sardone, e ha suscitato un forte interesse mediatico, con la presenza di numerose telecamere e forze dell’ordine. Anche se di forte clamore, la protesta non ha riscosso un grande successo nella comunità: solo una decina di persone erano presenti.

Dopo il caso di Pioltello, situazioni simili sono emerse in altre parti d’Italia. Il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, ha deciso di chiudere l’ateneo, mentre a Perugia l’università ha dichiarato l’intenzione di sospendere le attività anche durante lo Yom Kippur, festività ebraica dell’11 ottobre. Anche al Politecnico di Milano gli studenti musulmani hanno richiesto la sospensione delle lezioni per permettere la celebrazione del 10 aprile.