Esclusiva

Giugno 14 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Luglio 24 2024
Sulle ali di Larissa «Volerò lontano»

Iapichino è stata l’atleta rivelazione del 2023. Dopo la sfortunata assenza a Tokyo, la 22enne si prepara per Parigi

«Non ho mai vissuto come un peso il successo di mia madre Fiona May o quello di mio padre Gianni, anzi, approfitto del fatto che hanno una grande esperienza da trasmettermi», racconta Larissa Iapichino, lunghista classe 2002, fiorentina e grande amante della sua città, dove vive e studia. Partita dalla ginnastica, Larissa si è poi avvicinata all’atletica leggera innamorandosi del mondo vissuto dai genitori. La madre si è aggiudicata due argenti olimpici nel salto in lungo, mentre il padre un’ex astista, originario di Columbus, in Ohio.

La giovane ha viaggiato molto ma è sempre rimasta legata alla sua città natale. Sin da piccola, il talento esibito nelle gare giovanili è chiaro a tutti e le permette oggi di occupare la terza posizione nel ranking mondiale nella sua specialità.

Scelta dall’Associazione della stampa estera come “atleta rivelazione dell’anno 2023”, la lunghista delle Fiamme Oro vanta già varie medaglie in bacheca. Ha vinto l’oro sia nel 2019 agli Europei under 20 di Boras, in Svezia che agli Europei under 23 di Espoo quattro anni dopo. Detiene dal 2021, con 6,91 metri, il record mondiale under 20 indoor, strappato dopo 35 anni alla tedesca Heike Drechsler. Dopo l’argento conquistato a Istanbul nel 2023, Larissa si appresta a vivere in Francia le prime Olimpiadi in carriera. Nel 2021 era stato un brutto infortunio al piede di stacco – patito agli Assoluti italiani di Rovereto – a farle saltare i giochi a Tokyo. Il sogno rimandato prenderà forma in piena estate, all’ombra della Torre Eiffel e degli Champs Elyseés, sotto gli occhi dell’Italia intera che guarda con fiducia la campioncina.

Larissa è una sportiva tenace e determinata e si dedica anche allo studio tra una gara e un’altra. Spera di continuare al meglio il percorso in Giurisprudenza e intravedere il traguardo della laurea. Come studentessa atleta, ha un ritmo diverso ed un programma specifico presso l’Università degli studi di Firenze, che le permette di sostenere esami con più tranquillità. Consapevole di quanto sia prezioso l’aiuto dei genitori, elogia la madre: «È una mentore e una fonte di ispirazione agonistica, mi aiuta ad affrontare gare di alto livello».

In vista delle Olimpiadi di Parigi la toscana ammette che cercherà di battere sé stessa e «volare più lontano possibile». Confessa che la preparazione è fatta di allenamento costante sia fisico che mentale, ma si impegna per non pensare troppo e divertirsi ogni giorno andando al campo, in una continua sfida contro sé stessa.

Larissa riceve consigli dal padre-allenatore ogni minuto che trascorrono insieme al campo. Da lui cerca di imparare la necessità di “un pizzico di leggerezza e l’importanza della flessibilità nei programmi”, come quelli di allenamento. Quanto alla competizione, la giovane ammette di non temere un’avversaria in particolare: «La verità è che siamo una decina di ragazze in venti centimetri e questo rende la gara tra le più competitive del circuito».

Per la saltatrice, concentrazione e aspetto mentale sono ingredienti fondamentali nella disciplina perché «senza questi anche la condizione fisica migliore non può essere sufficiente a realizzare una grande performance».

I Giochi olimpici arrivano in un anno ricco di appuntamenti prestigiosi e ravvicinati, che richiedono un dosaggio di energie e una gestione oculata della preparazione tecnica: «Avrò tre settimane di lavoro pieno dopo gli Europei di Roma, prima di partecipare a luglio alle due Diamond League di Parigi e Londra, per poi volare di nuovo nella capitale francese a inizio agosto. Dopo le Olimpiadi avrò un’altra Diamond League Final a Bruxelles a metà settembre».