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Esclusiva

Giugno 26 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 27 2024
Un mosaico del cinema nel cuore di Roma

Forme Web Tv presenta quattro produzioni indipendenti sulla Capitale, costruendo una mappa di cortometraggi dalla Caffarella a Ostia

Quattro quartieri di Roma in bianco e nero, catturati dalla cinepresa. Quattro corti in gara per una statuetta in ferro e travertino, simbolo della città eterna dove si incrociano le storie dei romani. Al Cinema Intrastevere va in scena la quarta edizione di Mosaico, rassegna organizzata dalla piattaforma digitale Forme Web Tv. La giuria premia Romolo Gusmaroli, vent’anni, per La Caffarella: l’ultimo parco di sinistra, commedia ambientata nel parco regionale dell’Appia Antica. 

Uno spinello parlante indica la strada a due ragazzi di periferia, che partono alla ricerca del Sacro. Un viaggio nel segno del cazzeggio, interrotto dalla saggezza di un albero secolare: «La doppiatrice è mia nonna», racconta il regista. Il progetto nasce in famiglia da un equivoco. «Da bambino facevo delle lunghe passeggiate con mio padre. Mi diceva ‘la Caffarella è l’unico parco selvaggio, la campagna dentro Roma’ – racconta -. Crescendo mi sono convinto che avesse detto ‘di sinistra’, ma lui nega».

Un mosaico del cinema nel cuore di Roma
Un frame di La Caffarella: l’ultimo parco di sinistra.

Il pubblico in sala applaude gli altri finalisti. Chiara del Bove presenta Uomini Faro. Il montaggio angosciante sulla colonna sonora punk si alterna alle voci dei residenti di Ostia. Rivendicano di appartenere alla metropoli, ma si sentono emarginati. Memorabile il tatuatore con i baffi arricciati che incide una schiena in stile polinesiano. 

Anche Laura Antoniolli parte dalle testimonianze degli abitanti per rappresentare il Tufello. In 15 minuti Artufello, i personaggi ripercorrono gli anni Ottanta, quando i bambini giocavano sull’asfalto a pochi metri dall’eroina dei tossicodipendenti. Una ragazza ricorda quando aiutò un uomo a farsi di crack, troppo stordito per riuscire da solo. Più enigmatica la trama di Notte mia giorno tuo di Tonino Pepe, ambientato a bordo del tram che da Porta Maggiore attraversa il Pigneto.

Un mosaico del cinema nel cuore di Roma
La Venere del Pescatore a Ostia, nel corto Uomini Faro.

I cortometraggi verranno pubblicati nel canale Mosaico della web tv, tasselli nella mappatura della Capitale costruita da Forme. «Siamo nati per creare spazio dove ce n’è troppo poco: per i giovani, le produzioni indipendenti dal basso, la Roma underground», spiega la co-fondatrice e direttrice artistica Ludovica Anzaldi. Il progetto si ispira al romanzo Le città invisibili di Italo Calvino, in cui il mercante Marco Polo racconta all’imperatore Kublai Khan cinquantacinque borghi cinesi. I quartieri capitolini bucano lo schermo e si rivelano al pubblico, mostrando un volto segreto attraverso la cinepresa.

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