Esclusiva

Luglio 5 2024
Elezioni Regno Unito: stravince la sinistra di Starmer

Il Regno Unito svolta a sinistra. Gli exit poll parlano chiaro: il partito Labour di Keir Starmer ha la maggioranza assoluta

Dopo 14 anni di guida conservatrice, nel Regno Unito tornano a governare i labouristi. Dopo il voto anticipato del 4 luglio il popolo inglese ha espresso la propria volontà alle elezioni e svolta a sinistra, direzione preannunciata da mesi secondo i sondaggi. Oggi, la vittoria dei laburisti è schiacciante e più grande di quanto il partito potesse immaginare fino a poco tempo fa mentre, i conservatori incassano una sconfitta storica.

«Ce l’abbiamo fatta e il cambiamento inizia oggi», così Keir Starmer, leader del partito più votato dei labouristi ha commentato la vittoria. Starmer recatosi a Buckingham Palace per ricevere la carica di prossimo primo ministro ha affermando di voler aiutare la Gran Bretagna a «riprendersi il suo futuro». E mentre il vincente nuovo inquilino è pronto ad insediarsi al numero 10 di Downing Street, Rishi Sunak, da le sue dimissioni e prepara le valigie per lasciare il ruolo ricoperto ormai di ex primo ministro conservatore. «Voi avete mandato un chiaro segnale che il governo deve cambiare e il vostro è l’unico giudizio che conta»: ha dichiarato Sunak durante il suo ultimo discorso, «Ho sentito la vostra rabbia» ha affermato prima di concludere affermando che, per il momento, non lascerà la guida del partito conservatore. 

Con il sistema elettorale britannico “first-past-the-post”, i cittadini di 650 circoscrizioni elettorali in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno espresso la propria schiacciante volontà con un’affluenza che è stata però ai minimi storici: solo il 59,8% di inglesi si è recato a votare. 

Con 418 seggi su 650, il partito di Starmer raggiunge un numero che dimostra la schiacciante vittoria della sinistra mentre, con 119 seggi e il 23,7% dei voti si conclude la deludente partita dei Tory. «Il fatto che gli elettori vadano a sinistra è un puro caso: vanno nella direzione opposta a quella dell’attuale Governo. È una scelta puramente a danno dei conservatori e non a favore della sinistra. Questo te lo dirà qualunque elettore in questo Paese» afferma una fonte del Parlamento Europeo in rappresentanza nel Regno Unito.

Non è stata però solo la crescita dei laburisti ad aver contribuito alla ripida sconfitta del partito dei consevatori: anche i liberaldemocratici hanno quadruplicato i loro seggi, mentre Reform UK di Nigel Farage ha fatto breccia nell’elettorato di destra, facendo conquistare al leader un posto da deputato assieme ad altri 3 candidati nel parlamento di Westminster. A testimonianza della sconfitta della destra, nel Galles, i conservatori non avranno deputati.

Il declino del partito conservatore che per quattordici anni ha guidato il Regno Unito, portandolo fuori dall’Unione Europea che oggi invece accoglie Starmer con le congratulazione di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è legato anche ad una storia di scandali e instabilità. Il “party gate” che ha coinvolto l’ex primo ministro britannico Boris Johnson, che durante la pandemia violò le restrizioni partecipando ad un evento sociale contribuendo alle sue dimissioni e ad una decaduta dell’immagine dei Conservatori e il ricambio di cinque diversi primi ministri in pochi anni, hanno minato quel rapporto di fiducia tra l’elettorato inglese e i Tory. «Uno dei motivi per cui la gente è stufa dei conservatori fino che sono stati in carica fino ad ora e perché li ha traditi e li ha delusi in un momento di grande difficoltà economica» commenta la fonte Ue.