Esclusiva

Agosto 7 2024
La superatleta tuttofare tra piscina, equitazione e pedana

Micheli è pronta per gli ultimi Giochi Olimpici con l’equitazione tra le discipline. Le gare di pentathlon inizieranno l’8 agosto

Elena Micheli esce dalla piscina con un sorriso che parla di passione e dedizione. È qui che l’amore per il pentathlon ha preso forma, in un centro sportivo vicino a casa, dove un istruttore stava aprendo una nuova società, la Ss Lazio Pentathlon Moderno. «Questo sport ha contagiato tutta la famiglia», racconta. «Da sfegatati tifosi laziali ci siamo subito iscritti e da quel momento in poi non ce ne siamo più allontanati». 

La superatleta tuttofare tra piscina, equitazione e pedana

L’atleta romana, classe 1999, ha conquistato lo scorso giugno la sua prima vittoria in una finale di Coppa del Mondo, ottenendo ad Ankara, in Turchia, il pass nominale per le Olimpiadi di Parigi. Il risultato, raggiunto prima del previsto, le ha permesso di gestire l’avvicinamento ai Giochi con serenità e senza pressioni eccessive. «La qualificazione ha scatenato in me e nello staff l’entusiasmo di allenarmi per un appuntamento tanto importante con largo anticipo», dice Elena, «lavorando al meglio per esprimere tutte le mie capacità».

La preparazione per Parigi è rigorosa. Elena alterna allenamenti fisici e tecnici, dedicando le mattine al nuoto e al tiro, e i pomeriggi alla scherma e alla corsa. «La mia routine quotidiana è piena, con qualche momento di riposo tra uno sport e l’altro», spiega. «Vivo ogni giorno cercando di gestire le energie e incanalarle nel giusto modo per lavorare al meglio in ciascuna disciplina, lasciando anche del tempo da dedicare a me stessa e alle persone a cui voglio bene».

La superatleta tuttofare tra piscina, equitazione e pedana

Quando ripensa a Tokyo 2020, Micheli descrive un’esperienza agrodolce. «È stata bellissima e tragica allo stesso tempo. Si è disputata durante il Covid, senza pubblico e con strutture meravigliose, ma terribilmente vuote». A compromettere la gara è stato un percorso di equitazione: «Non mi sono sentita a mio agio, un po’ presa dall’emozione e sprovvista dei giusti mezzi per affrontarlo. Rimarrà nel mio cuore comunque, come la prima Olimpiade, piena di gioia nel vivere un sogno condiviso da tutti i migliori atleti al mondo». 

Fonte di ispirazione per lei è il compagno Pier Paolo Petroni, anche lui pentatleta olimpico. «Non ha mai cambiato modo di essere, né con gli altri né davanti allo specchio, ha saputo affrontare i dispiaceri più grandi». La sua carriera, caratterizzata da grandi potenzialità e sfide difficili, è un esempio di resilienza e integrità. «È lui che mi dà la forza ogni giorno, non solo incoraggiandomi e standomi vicino, ma pretendendo il meglio da sé. È ciò che mi stimola a fare lo stesso». Fra gli atleti che ammira, Micheli cita Novak Djokovic per la tenacia e Jannik Sinner per il carattere e il talento in ascesa. 

La superatleta tuttofare tra piscina, equitazione e pedana

La decisione di eliminare l’equitazione dalle future edizioni olimpiche del pentathlon moderno è «un colpo al cuore». Le discipline dei Giochi di Los Angeles 2028 saranno, infatti, la scherma, il nuoto, il tiro a segno, la corsa e la obstacle course race, un breve percorso a ostacoli da superare nel minor tempo possibile. «Credo che l’equitazione sia la più affascinante», afferma, nonostante i suoi punti di forza siano la corsa e il nuoto. «Adoro i cavalli e gareggiare con loro. Non poterlo più fare significherà non praticare più lo stesso sport che ho amato, amo e amerò, proprio come era stato concepito da de Coubertin».

Fuori dalle competizioni, Elena adora la montagna, fin dall’infanzia: «Mi manca mettere gli sci ai piedi, non vedo l’ora di riprendere dopo Parigi». La lettura è un altro dei suoi piaceri, un momento di tranquillità tra gli allenamenti serrati. Tra dieci anni, Elena si immagina lontana dalle gare, già avviata verso una nuova carriera lavorativa dopo aver completato gli studi universitari. «Forse avrò smesso di fare l’atleta o sarò in dirittura d’arrivo. Vorrei una famiglia e una vita da mamma assieme al mio compagno». Con la stessa determinazione che la guida nel pentathlon, Micheli guarda avanti, pronta a vivere ogni sfida e gioia che il futuro le riserva.

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