Dopo il devastante rogo dell’aprile 2019, a distanza di cinque anni, la Cattedrale di Notre Dame di Parigi è tornata a splendere. Il 7 dicembre scorso, il grande giorno della cerimonia di riapertura, erano presenti per l’occasione nella capitale francese capi di stato e di Governo, tra gli altri il presidente dell’Ucraina Zelensky, il neo-eletto presidente Usa Trump, la premier Meloni e il capo di stato Mattarella, tutti accolti dal padrone di casa Macron e dalla first lady Brigitte. L’arcivescovo Laurent Ulrich ha simbolicamente sancito la ripartenza battendo tre volte le porte dell’edificio restaurato. E il presidente francese, che oggi fa i conti con una grave crisi interna, politica ed economica insieme, durante la cerimonia di riapertura ha chiesto di «conservare come un tesoro questa lezione di fragilità, di umiltà e di volontà» e di non dimenticare mai «quanto tutti contano e quanto la grandezza di questa cattedrale sia inseparabile dal lavoro di tutti».
La cattedrale di Notre-Dame vista dall’alto
Il presidente ucraino Zelensky arriva a Notre-Dame
Il presidente ucraino Zelensky con il capo di Stato francese Macron e la first lady Brigitte
L’arrivo a Notre-Dame del presidente eletto degli Stati Uniti Trump
Il presidente eletto degli Usa Trump abbraccia l’omologo francese Macron
La stretta di mano tra il presidente eletto degli Usa Trump e la first lady francese Brigitte Macron