Una vita fra lo sport e la politica. Perché Silvia Sales, quando era ancora «secca e con i capelli corti», è cresciuta fra le corsie della pista d’atletica di Villa Gentile a Genova, di cui papà Eugenio è stato custode, e non rinunciava a partecipare comunque ai dibattiti a scuola, dove per alcuni anni è stata rappresentante di classe. E adesso, a 39 anni, dopo essere stata protagonista nello sport italiano, diventa la candidata sindaca nella sua città per il centrosinistra. Un sogno da quando aveva sei anni.
Lo raccoglie «con orgoglio e forte senso di responsabilità». Un po’ come quando indossava la divisa azzurra e partiva per le competizioni di lancio del martello in giro per il mondo. Dalle Olimpiadi di Pechino e Londra agli Europei di Barcellona e Goteborg, dove ha esordito con la Nazionale maggiore nel 2006. Oltre ovviamente alle gare in Italia, in cui ha conquistato dieci titoli.
Rimanendo fedele alle sue passioni, dopo il ritiro Salis si è laureata in Scienze Politiche nel 2018 e ha iniziato la carriera da dirigente sportiva. Arrivando nel 2021 ad essere nominata vicepresidente vicaria del Coni a Roma. Di certo, «non per raccomandazione», aveva detto in un’intervista a Io Donna, sottolineando più volte l’importanza di avere un team preparato e competente. Parole simili a quelle pronunciate dopo l’annuncio della candidatura: «Sono convinta di poter avere il privilegio di guidare una squadra plurale e forte, mossa dallo stesso spirito di cambiamento. Voglio un gruppo che mi dia soddisfazioni».
Servirà armonia, perché le elezioni saranno in primavera. «Ma il mio impegno inizierà da subito – ha detto Salis – quartiere per quartiere, per incontrare le genovesi e i genovesi, tornando a mettere al centro esigenze da tempo inascoltate e opportunità da troppo tempo negate. Con questo spirito accetto la candidatura».
Il suo “nemico” politico sarà Pietro Piciocchi, in carica negli ultimi mesi dopo l’elezione di Marco Bucci a presidente della Liguria. Il candidato del centrodestra ha commentato la mossa di Pd, Cinque Stelle e gli altri partiti, criticando il «fatto che non siano riusciti a trovare un candidato radicato sul territorio e che la candidata siano andati a prenderla a Roma».
In difesa di Salis è intervenuto il capogruppo in Comune Davide Patrone: «Lei è residente a Genova. È strano che chi ha fatto il sindaco fino a qualche mese fa (riferendosi a Bucci, ndr) non sappia neanche la residenza dei cittadini genovesi che ha nominato Ambasciatori di Genova nel mondo». Una scelta su cui l’ex sportiva si era espressa in passato: «Mi sono trasferita per amore e per lavoro, ma Genova mi manca moltissimo». Una nostalgia che potrebbe terminare con le prossime elezioni.
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