Esclusiva

Aprile 2 2025.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 3 2025
Musk potrebbe lasciare il suo posto nel governo degli Usa

La notizia di Politico esce all’indomani della vittoria della giudice democratica Susan Crawford in Winsconsin

Il sito di informazione Politico ha riportato in esclusiva la notizia che Donald Trump avrebbe confidato a una cerchia ristretta di collaboratori, inclusi membri dell’Amministrazione, che Elon Musk si dimetterà presto dal suo incarico nel governo statunitense.

Un alto funzionario dell’amministrazione ha dichiarato a Politico che Musk probabilmente manterrà un ruolo informale come consigliere e continuerà a essere una presenza occasionale alla Casa Bianca. Un’altra fonte ha avvertito che chiunque pensi che Musk scomparirà dall’orbita di Trump si sbaglia: la sua influenza, seppur in modo diverso, resterà comunque presente.

Se confermata da fonti governative, la notizia non sarebbe sorprendente. Il ruolo di Musk è da tempo considerato problematico, e il risutato delle elezioni per il giudice della Corte Suprema statale del Winsconsin avvenute martedì 1° aprile hanno ulteriormente alimentato le polemiche sulla sua posizione.

L’elezione era determinante: una vittoria repubblicana avrebbe ribaltato la maggioranza della Corte in favore dei conservatori. Uno dei principali candidati era Brad Schimel, repubblicano noto per essere stato pubblicamente sostenuto e finanziato da Elon Musk. La sua ingerenza ha spinto i finanziatori democratici a mobilitarsi a loro volta, investendo somme ingenti per sostenere la sua avversaria, Susan Crawford.

Quella del 1° aprile è stata la campagna elettorale più costosa di sempre per l’elezione di un giudice statale. Alla fine, Crawford ha vinto, mantenendo la Corte Suprema statale a maggioranza democratica. Questo evento si inserisce in un quadro più ampio di segnali che suggeriscono una lenta, ma evidente, riorganizzazione dell’opposizione democratica.

Alexandria Ocasio-Cortez, deputata democratica eletta nel Bronx, insieme al senatore Bernie Sanders, sta attraversando gli Stati Uniti repubblicani con una serie di comizi dal nome inequivocabile: “Fighting Oligarchy Tour”. La prima tappa è stata Omaha, in Nebraska, seguita da Iowa City e dagli stati del nord, attirando migliaia di persone, anche in luoghi che pochi mesi prima avevano votato per Trump. Non solo grandi città, ma anche piccole cittadine di 9.000 abitanti, dove 3.000 persone si sono radunate per ascoltare Sanders e Cortez.

All’azione congiunta di Sanders e Ocasio-Cortez si aggiunge quella di Cory Booker. Il senatore del New Jersey che ha tenuto un discorso a capitol Hill della durata di oltre ventiquattro ore. Booker ha iniziato a parlare alle 19:00 (ora di Washington) di lunedì, concludendo il suo intervento solo la sera successiva. Niente pause per andare in bagno, né possibilità di sedersi. Il suo discorso  ha cancellato il record del 1957 di Strom Thurmond, un senatore della Carolina del Sud favorevole alla segregazione che si oppose a una legge storica sui diritti civili. A differenza di Thurmond, tuttavia, Booker non ha usato l’ostruzionismo, ma ha voluto mandare un messaggio politico forte contro l’attuale amministrazione.