Esclusiva

Aprile 22 2025.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 26 2025
Cinque giorni di lutto nazionale

Cerimonie sobrie, partite di calcio sospese e bandiere a mezz’asta in un’Italia che si ferma per quasi una settimana e si raccoglie nel cordoglio

Bandiere a mezz’asta, eventi ufficiali sospesi. Il Consiglio dei ministri ha decretato cinque giorni di lutto nazionale per rendere omaggio a Papa Francesco, simbolo di un pontificato che, “dalla fine del mondo”, ha lasciato un segno nella storia contemporanea.  

Il lutto nazionale è un atto simbolico in cui viene proclamata una o più giornate di cordoglio collettivo per personalità di alto rilievo ed eventi drammatici. L’ultimo caso di più giorni risale al 2005, in occasione dei funerali di Giovanni Paolo II, per cui vennero dedicati tre giorni di lutto. Non esiste una normativa specifica che ne disciplini le modalità: la decisione spetta al Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio o del Presidente della Repubblica.

Oltre all’esposizione delle bandiere a mezz’asta su edifici pubblici, scuole e municipi, tutti gli esponenti del governo devono sospendere gli impegni ufficiali. Le personalità pubbliche potranno partecipare solo ad appuntamenti di beneficenza o di solidarietà. È previsto un minuto di silenzio negli istituti scolastici e nei luoghi istituzionali. Il lutto nazionale non riconosciuto come giornata festiva e non comporta la chiusura di uffici pubblici, aziende, scuole o attività commerciali.

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Resta in sospeso la questione del 25 aprile, ottantesimo anniversario della Festa della Liberazione: eventi in programma saranno valutati caso per caso. A coordinare queste decisioni è il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. «Tutte le cerimonie sono naturalmente consentite, ma nel rispetto della sobrietà che il momento richiede», ha dichiarato ai giornalisti a margine del Consiglio dei ministri, aggiungendo che «le partite di calcio previste per sabato saranno sospese». Nei prossimi giorni sarà chiarito l’elenco degli eventi confermati e di quelli modificati. Per ora la cerimonia al Milite Ignoto a Roma, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della premier Giorgia Meloni e dei ministri, è confermata.