Esclusiva

Novembre 3 2025
Creators e giornalisti: la nuova geografia dell’informazione digitale

Dal Reuters Institute, la prima mappatura globale dei news influencer in 24 Paesi

Dal Reuters Institute, la prima mappatura globale dei news influencer in 24 Paesi

Un quarto di secolo dopo l’avvento dei social network, la notizia non abita più solo nelle redazioni.
Il nuovo report del Reuters Institute for the Study of Journalism, pubblicato nell’ottobre 2025 e intitolato Mapping News Creators and Influencers in Social and Video Networks, fotografa per la prima volta il ruolo dei creatori di contenuti e degli influencer dell’informazione in 24 Paesi del mondo — dagli Stati Uniti all’Indonesia, dal Brasile alla Francia, fino a Kenya e Nigeria — e mostra come il giornalismo si stia ridefinendo nelle logiche dei feed.

L’indagine, condotta su base Reuters Digital News Report 2024-2025, analizza oltre 40 000 individui citati spontaneamente dagli utenti che usano social e piattaforme video per informarsi.
La metodologia, dichiaratamente “audience-centric”, parte dalle risposte aperte dei partecipanti, poi elaborate con tecniche di clustering e validazione umana.
Il campione per Paese è di circa 2 000 intervistati, con un focus correttivo per India, Kenya e Nigeria, dove i dati riflettono i comportamenti deigiovani anglofoni (18-50 anni).

Il Reuters Institute definisce “news creators” gli individui o piccoli gruppi che producono contenuti d’attualità prevalentemente su social o piattaforme video, indipendenti da istituzioni editoriali, ma con un impatto misurabile sul dibattito pubblico.

L’analisi individua cinque macro-categorie:

  • Commentary: talk show politici online (Tucker Carlson, Ravish Kumar, Piers Morgan). Si tratta della tipologia più citata;
  • News & Investigation: creator e citizen journalist che documentano guerre, scandali o proteste (es. Motaz Azaiza a Gaza, Michael West in Australia);
  • Explanation: chi spiega l’attualità con linguaggio visivo e storytelling accessibile (Johnny Harris, Hugo Travers di HugoDécrypte);
  • Infotainment / Lifestyle: ibridi tra cultura pop e notizia (Ibai, Virginia Fonseca, Ria Ricis);
  • Specialism: canali tematici su tecnologia, sport, finanza.

    «Molti creators stanno diventando vere e proprie micro-aziende editoriali — un ibrido tra influencer e redazione professionale», scrivono gli autori (Newman et al.).

Il grafico principale del report mostra che in America Latina, Sud-Est asiatico e Africa – in particolare Brasile, Messico, Indonesia, Filippine, Thailandia, Kenya, Nigeria e Sudafrica – gli utenti prestano più attenzione ai creator che ai brand giornalistici tradizionali quando consumano news sui social.

Creators e giornalisti: la nuova geografia dell’informazione digitale

Nei mercati del Nord Europa (Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Giappone) accade l’opposto: la credibilità rimane ancorata ai media storici.

Un altro dato chiave:

  • tra gli under 35 che usano i social per informarsi, il 48 % segue creator contro il 41 % che segue testate;
  • sopra i 35 anni, le proporzioni si invertono (44 % mainstream vs 35 % creator).
Creators e giornalisti: la nuova geografia dell’informazione digitale

Il consumo di creator è prevalentemente nazionale, ma con eccezioni importanti: gli anglofoni – Joe Rogan, Ben Shapiro, Tucker Carlson – raggiungono pubblici in Canada, Australia ed Europa dove l’offerta locale è ancora limitata.
La circolazione di queste narrazioni transfrontaliere solleva nuove questioni sull’impatto politico globale della radical right americana.

Il report conclude che il mondo dei creator e quello dei professionisti dell’informazione  stanno rapidamente convergendo: redazioni come Le Monde, Die Zeit o Vox Media hanno iniziato a ingaggiare creator per rafforzare la presenza social.
Ma la sostenibilità resta precaria: molti creator citano burnout e instabilità economica, nonostante audience milionarie.
Le sfide centrali — monetizzazione, standard etici e regolazione — sono ancora aperte.

📘 Nic Newman et al., Mapping News Creators and Influencers in Social and Video Networks, Reuters Institute for the Study of Journalism (Università di Oxford), ottobre 2025.
👉 Download report ufficiale (PDF)