La 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma si è conclusa all’Auditorium Parco della Musica il 27 ottobre 2025, tra star internazionali e nuove uscite. Le celebrazioni sono state però offuscate dall’annuncio del governo sui tagli ai fondi per l’audiovisivo, che gettano incertezza sul futuro del settore
Negli anni, il festival ha sviluppato una tradizione di unire i cinema e gli spazi culturali a Roma coordinando eventi gratuiti. Quest’anno il festival ha programmato mostre in diversi luoghi per raccontare la storia del cinema in Italia e le cui radici affondano proprio nella capitale.
Tra tutti i cinema aderenti, da Garbatella al Pigneto, le mostre del festival si sono svolte nel cuore della città. In via Veneto, la strada che collega Villa Borghese a piazza Barberini, i red carpet sono stati stesi su entrambi i lati della strada per la mostra gratuita <<Franco Pinna: Fellini on Camera!>> Mentre gli ospiti apprezzavano l’atmosfera della festa, potevano vedere le foto di uno dei più famosi registi italiani. <<Offre un’ottima panoramica sul suo lavoro e sul cinema italiano>>, ha detto Beatrice Noun, una turista francese in visita a Roma per una breve vacanza. <<Penso che sia un buon modo per capire il processo di filmmaking, gli attori e le persone coinvolte. Ho pensato che fosse ottimo poter uscire e vedere la città e la sua cultura>>.
Quest’anno ha visto la presentazione del remake di Sandokan, una serie TV che debutterà su RAI1 il 1 dicembre 2025. Per festeggiare l’occasione, il festival ha coordinato una mostra gratuita nel cortile del museo MAXXI per mostrare i costumi e le scenografie. Luca Merlini, il production designer della serie TV, ha detto <<la settimana scorsa abbiamo presentato la serie TV al mondo e abbiamo deciso di costruire le barche Sandok e Shikki solo per la festa>>.
Luca Merlini ha spiegato che i costumisti erano due talentuosi professionisti e che <<la cosa bella di questi costumi è che ogni dettaglio è realizzato con oggetti di uso quotidiano>>. Per esempio, i costumi ispirati ai popoli della Malesia sono decorati con mollette, prese elettriche da muro e spessori. Con lo sfondo del MAXXI, non c’era un posto più adatto per celebrare la reimmaginazione della storia italiana in un contesto contemporaneo.
Mentre queste mostre hanno informato il pubblico, tra i professionisti del cinema in Italia cresce un senso di insicurezza sul futuro del settore. La settimana scorsa la Manovra 2025, il provvedimento legislativo con cui lo Stato italiano definisce misure economico-fiscali per l’anno 2025, ha annunciato i tagli al cinema che stanno allarmando il settore dell’audiovisivo. Il Fondo Cinema e Audiovisivo dovrebbe subire una riduzione di circa 450 milioni nei prossimi due anni, con stanziamenti pari a 190 milioni nel 2026 e 240 milioni nel 2027.
<<In questo modo non si crea terreno fertile per la cultura e si lasciano a casa, senza lavoro, migliaia di maestranze che vivono di cinema da tutta una vita,>> ha detto Mirko Platania, un film editor che vive a Roma. Mirko Platania ha spiegato che i tagli rallenteranno la crescita dei giovani professionisti del settore, lasciando spazio soltanto alle aziende più grandi. Ha aggiunto <<purtroppo però non bastano eventi come la Festa di Roma per garantire un’evoluzione continua e una crescente passione per la narrazione cinematografica.>>
Anche se il festival ha celebrato la tradizione forte, variegata e creativa del cinema italiano, la serata finale è stata segnata da una crescente preoccupazione per il futuro del settore. Se i tagli verranno confermati, sono a rischio migliaia di lavoratori, di schermi, di comunità. Se confermati, la Festa del Cinema di Roma rischia di perdere il contatto con le sue radici.
Dylan Browne-Wilkinson