Esclusiva

Dicembre 10 2025
Tommaso Provera

«Roma è la città in cui sono cresciuto. Non ho un posto preferito, mi piacciono il calore delle persone e gli scorci nascosti. Adoro trascorrere le serate nel centro storico». Tommaso Provera, classe ’99, rivendica con orgoglio la propria romanità. Torinese di nascita, si è trasferito a Roma con la famiglia all’età di 3 anni.

Laureato in Giurisprudenza a Roma Tre con una tesi sul diritto internazionale umanitario, è giunto alla conclusione che il percorso di studi intrapreso gli avrebbe fornito solamente una lente con cui poter vedere e analizzare la realtà. La passione per il giornalismo si accende in lui nel 2020 in pieno periodo Covid, durante le estenuanti giornate di quarantena che parevano interminabili. 

Tommaso ricorda con piacere la videochiamata quotidiana con gli amici, sempre puntuali all’orario aperitivo, per tenersi compagnia commentando le notizie del giorno con una birra in mano. 

«Durante la pandemia ho capito quanto fosse importante il mondo dell’informazione e la responsabilità che ne deriva. Ho pensato che il giornalismo fosse la cosa più interessante e affine per avvicinarmi ad una narrazione della realtà nella sua complessità e nelle sue contraddizioni». Tommaso le idee le ha molto chiare: «Esteri è il settore di cui sono più appassionato e penso che sia un buon momento per operare in questo campo». 

Tommaso Provera

Terminata l’università, ha svolto un periodo di tirocinio presso la sede milanese del Fatto Quotidiano. Di questa esperienza ricorda la sua prima intervista, pubblicata sul sito della testata, al climatologo Luca Mercalli durante le ondate di calore. «Ero tesissimo, ma è stato anche molto divertente, anche se scrivere di clima è difficilissimo». 

Tra le esperienze che Tommaso porta nel cuore, l’Erasmus a Coimbra, in Portogallo. Nel corso dei mesi ha avuto la possibilità di viaggiare, ed è nata in lui quella che ora è la sua passione più grande: il surf. Cavalcare le onde alte è però solo uno dei suoi hobby, tra cui trovano spazio anche i podcast e la musica. «Il mio genere preferito, che mi è stato trasmesso da mio padre, è il rock. Ma di recente mi sono spostato sull’indie-rock». Da vero appassionato di musica, ha assistito a numerosi concerti, tra i quali la reunion degli Oasis a Edimburgo lo scorso agosto. 

Nell’attesa di avere occasione di esplorare il sud-est asiatico, Tommaso racconta anche della vacanza in Marocco, «tra le notti nel deserto, le grandi città come Marrakech e la parte costiera, un paese vivace e colorato, affascinante per la grande varietà di paesaggi che offre».

Ora un altro viaggio, quello all’interno della redazione della scuola di giornalismo, sta per cominciare: «Quando ho scoperto di essere stato ammesso ho provato un misto di eccitazione, paura e tanta felicità». È curioso e pronto a lavorare sul campo per realizzare reportage, con la speranza di poter viaggiare per conoscere e raccontare il lato umano delle storie delle persone, esplorando anche contesti diversi dalla sua quotidianità. 

«Mi ispira molto il giornalismo in cui la realtà non viene solamente raccontata relegata al dramma, ma apre alla possibilità di cercare soluzioni ai problemi, provando a dare un racconto più completo della realtà». La voglia di iniziare è tanta e la determinazione al massimo. «Mi aspetto di uscire da qua con tutti gli strumenti necessari per muovermi nel mondo dell’informazione di oggi, che è un mondo in continuo cambiamento», conclude Tommaso, con un sorriso spontaneo ed uno sguardo pieno di entusiasmo.