«Un gomitolo colorato è un intreccio di tanti fili che compongono una forma divertente ma anche utile». È questa la metafora che dà il nome al portale online nato l’8 luglio 2011 da un’idea di Gabriele Favrin con l’obiettivo di creare «un sito per bambini e ragazzi che permette di condividere le proprie idee per imparare, in sicurezza, a conoscere e rispettare gli altri».
Il mondo, oggi, è profondamente cambiato rispetto a tredici anni fa, quando il progetto ha visto la luce. I social network sono diventati spazi sempre più alla portata di tutti, anche di chi, ancora in tenera età, non ha la consapevolezza necessaria per comprenderne i pericoli e le complessità. Ma Il Gomitolo non si arrende e porta avanti con fierezza la sua missione di accogliere a braccia aperte i piccoli frequentatori della rete, insegnando loro a socializzare online con rispetto e a muovere i primi passi nel grande mondo digitale senza paura.
Ogni sezione del sito è pensata per farli sentire al sicuro: uno spazio dove fare domande, raccontarsi, imparare e scoprire, sapendo che c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltarli e a guidarli con gentilezza. Negli anni, Il Gomitolo è diventato una piccola comunità fatta di curiosità, creatività e affetto reciproco, in cui ogni bambino può trovare un posto tutto suo, proprio come un filo che, intrecciandosi agli altri, crea qualcosa di bello, vivo e colorato.
A rafforzare il senso di appartenenza dei frequentatori si aggiunge il fatto che, con il tempo, dimostrando un comportamento rispettoso delle regole e un assiduo impegno nel sito con contributi di vario tipo, diversi utenti hanno iniziato a collaborare con i moderatori, fornendo la loro disponibilità a contribuire volontariamente alla gestione.
Navigando all’interno del Gomitolo si possono trovare rubriche dedicate a diversi temi tra cui scuola, amore, religione, lavoretti, tecnologia e cucina, dove i bambini cercano risposte a dubbi e curiosità, un forum in cui discutere con gli altri utenti di qualsiasi cosa venga loro in mente (dalla guerra a Gaza al gusto di gelato preferito o persino consigli su come trascorrere il tempo in casa durante il lockdown del 2020), i blog dei “fili” (così vengono chiamati gli iscritti) dove ognuno di loro può raccontare le proprie giornate o condividere pensieri e riflessioni personali, una chat di gruppo e una bacheca. Insomma, un solo sito che riunisce in sé le funzioni di diversi social, eliminandone però i pericoli e le insidie, perché la regola fondamentale sul Gomitolo è che ogni messaggio, post, domanda o contributo degli utenti dev’essere sottoposto al controllo di moderatori e gestori prima di essere pubblicato, per garantire il valore cardine su cui si fonda l’intero progetto: il rispetto.
Non solo. Sul portale ci sono anche spazi dedicati a notizie di attualità, interviste a professionisti di vari mestieri (fumettisti, vigili del fuoco, medici, programmatori informatici, volontari), un archivio di siti «belli e sicuri per bambini, ragazzi, insegnanti e genitori», una guida TV che raccoglie le emittenti più adatte ai piccoli divise per genere e i collegamenti alle pagine con i programmi del giorno e una pagina in cui consultare le previsioni meteorologiche di tutta l’Italia in tempo reale. Inoltre, ogni anno, il sito propone uno “Speciale Natale” per «vivere insieme le festività scoprendone tappe e tradizioni. È un invito per tutti: grandi e piccoli, cristiani, credenti di altre religioni e non credenti».
Al suo interno gli utenti hanno a disposizione un vero e proprio calendario dell’avvento virtuale in cui, dal 1 al 24 dicembre, potranno cliccare sulle caselle e scoprire informazioni sulla giornata, spunti di riflessione, idee per gesti solidali e la parola del giorno. In un tempo in cui ai bambini, sempre più spesso, viene chiesto di crescere in fretta, di vivere esperienze da adulti prima ancora di averne gli strumenti e in cui la rete può trasformarsi in un vortice che rischia di inghiottirli, Il Gomitolo si presenta loro come un rifugio: un luogo che non li spinge oltre i loro passi, ma che li accompagna a scoprire ciò che davvero conta: il rispetto, l’inclusività, la gentilezza, la curiosità.
Un mondo che li aiuta a diventare grandi, tenendoli al riparo dalle insidie e ricordando a tutti che, per crescere, non serve correre. Serve qualcuno che ti insegni come intrecciare bene il tuo filo.