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Esclusiva

Dicembre 26 2019
Passeggiare dentro un quadro con l'Arte 4.0

Il mondo artistico risponde alla sfida digitale, sperimentando nuove tecnologie per innovare la fruizione delle opere d’arte. Passeggiare dentro la Notte stellata di Vincent van Gogh adesso è possibile, grazie alla realtà virtuale.

Era il 1965 quando il grande pubblico andò a vedere per la prima volta il film “Mary Poppins”. La scena che più solleticò l’immaginario degli spettatori vede la famosa babysitter, interpretata da Julie Andrews, accompagnata dai piccoli Banks e dallo spazzacamino Dick Van Dyke, saltare dentro un “quadro” per passeggiare al suo interno, interagire con i personaggi dipinti e cantare con loro “Quanto è bello passeggiar con Mary” e la famosa “Supercalifragilistichespiralidoso”.

Nessuno allora poteva immaginare che fare un’escursione dentro un quadro un giorno sarebbe stata una cosa possibile. Oggi a Roma, alle ex caserme in via Guido Reni, è possibile fare la stessa cosa: entrare e passeggiare in alcuni dei quadri più famosi della storia, dipinti da due dei più grandi artisti di sempre: Monet e Van Gogh.  

Monet

Entrando nei quadri del pittore francese l’impressionismo si fa reale ed il mondo si fa più colorato ed acceso. In principio veniamo proiettati nella sua casa a Giverny, e da lì passiamo di quadro in quadro, ammirando tutti paesaggi che l’artista ha voluto mostrare attraverso il suo inconfondibile stile. Attraversiamo vasti campi di papaveri e raggiungiamo i covoni di fieno; ci facciano strada fra la neve della Normandia passando accanto ad una gazza che ci fissa; navighiamo sul Tamigi scorgendo tra la nebbia la siluette del parlamento britannico; passeggiamo nella caotica stazione di Saint Lazare per poi ritrovare la pace nel giardino di Giverny ad ammirare le ninfee poggiate su un ruscello.   

Van Gogh

Immergendoci nell’arte del pittore olandese possiamo esplorare la sua mente inquieta. Il viaggio inizia nella sua camera da letto della casa gialla di Arles che Van Gogh dipinse durante il suo ricovero volontario al manicomio di Saint-Rémy-de-Provence, quasi come se volesse aggrapparsi a quei ricordi felici. Uscendo dalla camera e dalla casa ci ritroviamo immersi nei campi di grano mentre sopra di noi volando stormi di corvi. Camminando in questo particolare scenario passiamo accanto a cipressi solitari e ad una casa bianca. Affianchiamo un contadino che riposa vicino una balla di fieno. D’improvviso scende la notte ed appaiono le stelle. Del vociare attira la nostra attenzione, seguendolo giungiamo ad un caffè dove alcune persone stanno passando una piacevole serata.

Immergersi in mondi che non esistono ed interagire con essi è consentito dalla Virtual Reality (VR), una tecnologia che simula scenari nei quali proiettarci. La Virtual Reality funziona attraverso tre dispositivi: un computer per l’elaborazione dell’ambiente virtuale; un visore munito di display per visualizzare l’ambiente, e un sistema audioper ascoltarne i suoni; un controller,o altro dispositivo, per interagire con la realtà virtuale. L’utilizzo di questa tecnologia in ambito artistico è soltanto agli albori. Molti sono ancora gli artisti del passato da esplorare, mentre per quelli futuri si stanno aprendo nuovi orizzonti. Nell’esprimere la loro arte non avranno più a disposizione solo un piano, ma intere realtà per mostrarci a 360° il mondo attraverso il loro sguardo.