In momenti straordinari si pensa a misure straordinarie. Il Consiglio Federale, riunitosi per decidere il futuro del calcio italiano, pensa ai playoff per assegnare lo Scudetto 2019/2020. Sarebbe la prima volta in Italia.
Tanti i nodi da sciogliere per la FIGC, che ha bisogno di dare linee precise sia in caso di ripresa dei vari campionati, sia nell’eventualità di un’interruzione definitiva. In particolare a tenere banco sono i verdetti della Serie A, prima di tutto per l’assegnazione dello Scudetto, poi per le qualificazioni europee e le retrocessioni in Serie B. Al termine del consiglio, la FIGC ha emesso un comunicato ufficiale attraverso il quale cerca di fare chiarezza, per quanto possibile, sul futuro della stagione corrente.
Si dovesse proseguire, l’unico modo di terminare il campionato sarebbe: “Lo scivolamento delle giornate, sfuttando tutte le date a disposizione fino al 31 maggio”. La fine della stagione verrebbe dunque posticipata a tale data, con conseguente spostamento in avanti anche dell’Europeo (ad oggi previsto per giugno). I campionati europei di calcio però sono ad appannaggio dell’UEFA, quindi la Federcalcio non può prendere certe decisioni in maniera autonoma.
Se la situazione Coronavirus non dovesse migliorare come auspicato, il campionato potrebbe non concludersi affatto. In tal caso si aprirebbero tre strade:
- La non assegnazione del titolo, con la comunicazione delle squadre qualificate in Europa.
- Assegnazione dello Scudetto, facendo riferimento alla classifica maturata fino a questo momento.
- Far disputare play-off e play-out per determinare la vittoria del campionato e le retrocessioni.
Se la sospensione della Serie A fino al 3 aprile è ufficiale, non si sa ancora quale sarà il futuro delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee. Inter, Roma e Napoli infatti dovrebbero affrontare rispettivamente Getafe, Siviglia e Barcellona ma il condizionale è d’obbligo. Il governo spagnolo, infatti, ha firmato un decreto in cui si proibisce qualsiasi volo diretto tra Italia e Spagna per limitare la propagazione del Covid19. Queste sfide rimangono dunque a rischio.
Il 23 marzo sarà indetto un nuovo Consiglio Federale e tutti i presidenti delle diverse leghe dovranno portare una soluzione per riorganizzare il proprio calendario. Avverrà tutto ancora in videoconferenza, con la speranza che ci sia l’unione d’intenti che il calcio italiano merita.