Domenica il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, ha convocato d’urgenza l’esecutivo per un possibile slittamento dell’Olimpiade a causa del Coronavirus. Bach nella lettera inviata agli atleti ha sottolineato che il principio fondamentale è quello di “salvaguardare la salute di tutti i soggetti coinvolti e poter contenere il virus”.
Il comitato olimpico si è preso un mese per poter decidere se procedere a luglio con lo svolgimento dei Giochi. Se così fosse, però, Australia e Canada potrebbero non confermare la loro presenza e secondo Gianni Petrucci, presidente della federazione italiana pallacanestro, non sarebbero gli stessi giochi che siamo abituati a vedere: «La forza dell’Olimpiade è l’universalità, deve partecipare tutto il mondo».
Si parla da giorni del possibile rinvio di Tokyo 2020 e il presidente, ex numero 1 del CONI, ha espresso più volte il suo dubbio sul posticipare i Giochi di un mese o direttamente a ottobre: «É una data improponibile: noi abbiamo i morti sotto casa. Adesso tocca all’Italia, purtroppo dopo toccherà a altri paesi. La soluzione di posticiparle in autunno è solo una delle tante ipotesi, che in questo momento è giusto fare, ma come si fa ad avere la garanzia che in quel periodo non ci sarà qualche nazione che ha ancora problemi seri con il Coronavirus?».
Gianni Petrucci, che nella sua carriera ha gestito l’organizzazione di diverse Olimpiadi, crede che la soluzione migliore sia quella di rinviare tutto al 2022: «Farle tra due anni può essere una valida alternativa, ma è il mio punto di vista che non combacia con quello del CIO. Ci sono alcune federazioni sportive che vivono per gran parte grazie al contributo del comitato olimpico, per cui per loro non sarebbe vantaggioso».
Gli atleti, intanto, hanno interrotto la loro preparazione. Il basket ad esempio si è fermato, come rivela il presidente della federazione: «al momento è tutto bloccato e anche dopo quando si riprenderà lo si farà a porte chiuse, il che vuol dire che il problema non si sarà risolto». Le ipotesi che si stanno facendo sull’Olimpiade Tokyo 2020 sono tante e secondo Gianni Petrucci solo una è quasi sicura: «Ad oggi l’unica previsione, quasi certezza, è che a luglio i Giochi olimpici non possono iniziare».