Cassa integrazione, congedo parentale e bonus baby sitter. L’Inps ha pubblicato sul suo sito le circolari per l’attuazione di alcune misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese previste dal decreto Cura Italia. Con le circolari 44/2020, 45/2020 e 47/2020 l’Istituto nazionale di previdenza sociale fornisce il quadro dei requisiti necessari e delle modalità di accesso – a partire dal 1 aprile – alle misure di sostegno contenute nel provvedimento.
Cassa integrazione
L’Inps ha diffuso le istruzioni per la richiesta della cassa integrazione da parte dei datori di lavoro che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attività a causa del coronavirus. La circolare 47/2020 prevede l’accesso semplificato per le aziende al trattamento ordinario di cassa integrazione guadagni (Cigo), all’assegno ordinario e alla cassa integrazione in deroga, con causale «Covid 19 nazionale». Per la concessione della Cigo e l’immissione dell’assegno ordinario non si dovrà dimostrare la non imputabilità e la temporaneità dell’evento né comunicare la data di ripresa della normale attività.
La Cigo e l’assegno ordinario potranno avere durata massima di nove settimane per periodi che vanno dal 23 febbraio al 31 agosto. I lavoratori per cui si chiede la prestazione devono essere dipendenti dell’azienda da prima del 23 febbraio. Per quanto riguarda i datori di lavoro del settore privato che non possono accedere agli strumenti ordinari di cassa integrazione, è previsto che le regioni e le provincie autonome possano riconoscere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga.
Bonus per partite Iva
L’istituto presieduto da Pasquale Tridico ha poi chiarito le modalità di presentazione della domanda per i 600 euro di indennità a cui hanno diritto le partite Iva. Dal 1 aprile potranno usufruire del bonus gli autonomi e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla gestione separata dell’Inps. L’iscrizione è fondamentale per avere accesso al sostegno: i liberi professionisti iscritti a casse private (come giornalisti, ingegneri e architetti) dovranno fare richiesta alla rispettiva cassa. I 600 euro spettano anche ai dipendenti stagionali del settore del turismo e ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.
La domanda va presentata in via telematica all’Inps. Chi non è in possesso delle credenziali Inps si deve dotare di un Pin semplificato, composto da otto cifre e inviato via sms o via e-mail. Il codice va richiesto tramite portale o attraverso il contact center dell’ente previdenziale e ci si deve autenticare con le prime cifre del Pin per la compilazione e l’invio della domanda online.
Dopo le polemiche sollevate dalla Colap, l’associazione delle professioni del lavoro autonomo, che ha parlato di «bonus insufficiente» e di un 80% di partite Iva senza lavoro, sembra che ad aprile il governo intenda aumentare il sostegno ai liberi professionisti. Se saranno confermate le indiscrezioni sul nuovo decreto, l’indennizzo dovrebbe salire a 800 euro.
Congedo parentale
La circolare 45/2020 fornisce le indicazioni per la richiesta all’Inps del «congedo Covid-19»: quindici giorni riconosciuti ai genitori per il periodo di chiusura delle scuole. La misura vale per i lavoratori dipendenti privati, per gli iscritti alla gestione separata e per i lavoratori autonomi. I dipendenti del settore pubblico potranno invece fruire del congedo presentando domanda direttamente alla propria amministrazione di appartenenza.
Per coloro che assistono un familiare disabile e per i lavoratori affetti da disabilità, la circolare disciplina anche le modalità di incremento delle giornate di permesso retribuito: ai tre giorni già riconosciuti dalla legge 104/1992 il decreto Cura Italia aggiunge altre dodici giornate di permesso, usufruibili tra marzo e aprile.
Bonus baby sitter
In alternativa alla richiesta del congedo parentale, la circolare 44/2020 contiene istruzioni per il riconoscimento di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting. Il bonus può essere richiesto dai genitori che lavorano nel settore privato, dagli iscritti alla gestione separata e dai lavoratori autonomi e può arrivare a 600 euro. Lo stesso beneficio è previsto per i lavoratori pubblici impegnati nel settore sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio) e per il personale addetto alla sicurezza e al soccorso pubblico. La somma potrà essere erogata tramite il Libretto Famiglia.
La domanda per ottenere il bonus va presentata a partire dal 1 aprile tramite l’apposito servizio telematico presente sul sito dell’Inps In alternativa è possibile chiamare il contact center al numero 06.164.164 oppure ricorrere ai patronati e usufruire dei servizi offerti gratuitamente.
Sospensione dei mutui
Lavoratori dipendenti e autonomi possono chiedere la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa. La misura sarà valida per nove mesi e solo in presenza di determinate condizioni: perdita del lavoro per i lavoratori subordinati e parasubordinati, cassa integrazione di almeno trenta giorni o riduzione di almeno il 33% di fatturato per i lavoratori autonomi.
La sospensione del pagamento delle rate va richiesta direttamente all’intermediario finanziario che ha erogato il mutuo. L’Associazione bancaria italiana ha inviato alle banche associate una circolare per illustrare e chiarire i termini del provvedimento e sui siti di Consap e Abi è già stato pubblicato il modulo per la domanda.