«Noi sosteniamo la giustizia climatica», per il 23enne romano è proprio in questa parola il nesso tra gli ideali e lo scopo del movimento globale iniziato con gli scioperi di Greta Thunberg nel 2018, che hanno subito coinvolto studenti e insegnanti in tutto il mondo, e il 25 aprile. «Un termine come “giustizia” non può essere coerente e conciliabile all’interno di un regime dittatoriale. È un giorno simbolo per noi perché abbiamo conquistato questa libertà». È grazie alle donne e agli uomini che hanno combattuto contro la dittatura fascista e l’occupazione nazista che oggi possiamo sentirci liberi e riempire piazze e strade per scioperare per i nostri diritti o contro il riscaldamento globale.
«Una certa Resistenza non è mai finita. C’è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi», scriveva il giornalista Enzo Biagi, e oggi a 75 anni dalla liberazione dell’Italia c’è ancora chi resiste. «Fridays For Future è contro il capitalismo perché è ciò che ci ha portato alla catastrofe ambientale ed è la causa delle disuguaglianze economico-sociali. Il punto è il messaggio che riceviamo: sfruttare le persone e l’ambiente per la produzione. Ma se continuiamo a vivere in questo modo non ci sarà più nulla da produrre». Oggi più che mai dobbiamo celebrare la nostra libertà e combattere per rendere il mondo che ci hanno donato un posto più giusto.
La resistenza di Fridays For Future ha l’obiettivo di costruire un futuro nuovo e diverso per tutti, un mondo equo e sostenibile. «Attraverso i mezzi democratici a nostra disposizione: sensibilizzazione quotidiana e manifestazioni pacifiche. È molto importante parlare con le persone che abbiamo intorno per renderli consapevoli di tematiche a cui non sempre sono interessati, ma che gli riguardano», Jacopo racconta di quando ha spiegato a sua madre i motivi per cui avesse deciso di mangiare meno carne. Le ha spiegato ,per esempio, dell’alto consumo d’acqua negli allevamenti intesivi attirando, così, la sua attenzione su un’problema che non si era mai posta. «Seppur in piccola parte possiamo fare tutti qualcosa per fa sentire sotto attacco i responsabili che, fino ad ora, hanno agito indisturbati».
Un anniversario della liberazione diverso, ma che mette in luce quanto la battaglia che portano avanti questi ragazzi sia importante, mai come oggi. La pandemia di Covid19 ci ha dimostrato quanto siamo vulnerabili e di quanto gravino le nostre azioni sulla terra. «Se prima era solo un’immagine nella nostra testa adesso l’abbiamo visto davvero. Guardare l’acqua limpida nei canali di Venezia per esempio, ci fa capire che è possibile e ci rende ancora più agguerriti. Quando questa emergenza finirà vogliamo costruire qualcosa di nuovo».
75 anni fa donne e uomini di ogni classe sociale e linea politica combatterono nella Resistenza, oggi dobbiamo portare avanti il lavoro iniziato da loro e costruire un futuro sempre migliore. «Ecco perché questa giornata deve essere una parte importanti di noi e di Fridays For Future, secondo me». Secondo Jacopo il 25 aprile è la festa di tutti, un giorno che unisce e che non lascia spazio a partitismi, allo stesso modo lo è la lotta per l’ambiente e per la giustizia sociale.