Lo storico quotidiano ufficiale della Santa Sede L’Osservatore Romano, fondato nel 1861, è adesso disponibile anche su un’App per smartphone, scaricabile gratuitamente negli store Apple e Google. Da anni era già possibile leggere il giornale vaticano gratuitamente in versione pdf sul sito della testata, ma grazie alla nuova App oltre alla visione del quotidiano nella sua originale impaginazione si potranno leggere tutti gli articoli del giorno in modalità digitale e integrale. Con il simbolo delle chiavi petrine incrociate sotto la corona triregno papale, l’App appare sobria con le uniche due funzionalità di leggere gli articoli del quotidiano da un lato dello schermo in pdf e dall’altro in versione estesa. Il lancio della nuova applicazione vaticana coincide con un’edizione speciale del quotidiano interamente dedicata al centenario della nascita di Giovanni Paolo II (con delle testimonianze scritte da Michail Gorbačëv e Lech Walesa), papa dal 1978 al 2005, canonizzato da Papa Francesco nel 2014 insieme a Papa Giovanni XXIII.
Come spiegato dal direttore del quotidiano Andrea Monda in una lezione tenuta ai redattori di Zeta il 24 aprile, oggi L’Osservatore Romano appare ai più come un quotidiano d’élite, letto soprattutto da diplomatici di tutto il mondo accreditati presso la Santa Sede e alti prelati della Curia Romana e delle diocesi più importanti del mondo cattolico. La pubblicazione gratuita del giornale in pdf sul sito, il lancio della nuova App e i nuovi contenuti voluti dal direttore Monda riguardanti il mondo della scuola e del sociale sono però segni di un rinnovamento voluto da Francesco stesso, per avvicinare nuovi lettori al quotidiano. Anche gli altri mezzi di comunicazione della Santa Sede, come Radio Vaticana Italia e Vatican News, hanno vissuto lo stesso percorso con la riforma dei media vaticani del 2016, tutt’ora in fase di evoluzione grazie al lavoro del primo Prefetto laico della storia del Vaticano, Paolo Ruffini.
«Il cristianesimo è comunicazione e se oggi il mondo comunica sulle App anche noi dovevamo esserci», dice a Zeta Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano. «È un’idea nata da molto tempo, da prima della mia nomina a direttore nel 2018. L’App è rivolta al mondo intero e mi ha fatto molto piacere lanciarla nel giorno in cui abbiamo dedicato un numero speciale a Karol Wojtyla. Questo dice molto dell’Osservatore Romano: da un lato mostriamo la memoria per ricordare ciò che siamo stati e dall’altro l’apertura al futuro e all’innovazione. Continueremo ad incrociare così le domande dell’uomo di oggi».