L’elenco completo dei centri vaccinali designati per la somministrazione del vaccino contro il coronavirus è «Ancora in divenire, ragion per cui non si dispone ancora di un’elencazione dei centri vaccinali come da lei richiesta». È questo il messaggio del Commissario Domenico Arcuri a ZetaLuiss in risposta all’istanza di accesso civico generalizzato (Foia) inoltrata al Ministero della Salute e agli uffici per l’Emergenza Covid per richiedere l’elenco completo dei centri dove il vaccino contro il Sars-cov-2 verrà distribuito.
Alla nostra richiesta di maggiori informazioni sui luoghi in cui la campagna vaccinale avrà davvero luogo, il Commissario per l’emergenza Arcuri risponde che «Non vi è ancora un’elencazione completa dei centri vaccinali», e per tanto non è possibile entrare in possesso di questo documento.
La risposta del Commissario per l’emergenza Covid al nostro Foia – documento originale
Di conseguenza, purtroppo, la vaccinazione nelle regioni procede a rilento con gravi rischi per i cittadini. La percentuale di somministrazioni eseguite sul totale delle scorte disponibili varia molto da territorio a territorio. I dati del governo sulle vaccinazioni finora eseguite evidenziano gap vasti tra le regioni: si va dal 34 per cento di vaccini somministrati dalla provincia autonoma di Trento sul totale delle dosi ricevute, per scendere fino al 2,1 per cento di vaccinazioni fatte dalla Basilicata. Altre regioni fanno peggio. È il caso della Sicilia, che pur avendo a disposizione un numero di unità superiore a quello del Lazio (46.510 contro 45.805) è riuscita a somministrarne solo il 5,3%. A differenza dell’Isola, la regione del Centro Italia ha già utilizzato il 20,3% delle dosi disponibili.
I numeri aggiornati al primo gennaio raccontano di 45.667 vaccinazioni su 469.950 dosi ricevute dall’Italia. Ciò significa che poco meno del dieci per cento (9,71%) dei vaccini stoccati sono stati finora distribuite alla popolazione. Con grande variabilità da regione a regione.
Report vaccini anti Covid-19 – i dati diffusi dal governo
Oltre alle differenti strategie locali per mettere a punto la distribuzione del vaccino, le caratteristiche stesse del farmaco rendono ancora aperta l’identificazione dei centri dove somministrarlo. Questo perché «come riportato nel documento del Ministero della Salute – continua la risposta di Arcuri a ZetaLuiss – l’elenco dei centri vaccinali destinati alla somministrazione del vaccino dipenderà da tre variabili: la quantità di vaccino disponibile, la numerosità delle categorie target prioritaria per la vaccinazione, nonché dagli aspetti logistici legati alla tipologia di catena del freddo necessaria per il loro trasporto e stoccaggio».
Almeno nella forma, la replica del Commissario per l’emergenza Covid è corretta. Non possiamo ottenere il documento richiesto perché, al momento, non esiste. Ma ciò rende urgenti altre domande: quando sarà possibile avere un elenco completo dei centri per il vaccino Covid? Quando sarà pronto? Su che basi ne sarà identificato il numero? Ci saranno differenze tra le regioni italiane? Quando entrerà in efficienza la rete di distribuzione? Una nazione intera attende dal governo del premier Giuseppe Conte le risposte, tra migliaia di nuovi casi e centinaia di vittime.
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