Nel giorno dell’incarico a Mario Draghi il leader di Italia viva è soddisfatto. Con una piccola pattuglia di parlamentari e il 4% nei sondaggi, è arrivato là dove voleva arrivare: a un governo sorretto da una maggioranza Ursula, con Forza Italia dentro e la possibile astensione della Lega. «La soluzione è autorevole e qualificata, la migliore per il Paese» commenta a Zeta Ettore Rosato, che del partito di Matteo Renzi è il coordinatore nazionale.
Onorevole Rosato, come valuta l’evoluzione della crisi, con l’incarico a Mario Draghi? È un successo di Italia viva?
No, noi non abbiamo bisogno di vittorie: quello che serve è un governo adeguato a questo Paese. Credo che Mario Draghi lo possa garantire.
Questo è lo scenario migliore, quello in cui speravate fin dall’inizio?
Noi abbiamo lavorato per avere un governo politico adeguato, ma non avendo trovato gli elementi per una seria discontinuità riteniamo che questa soluzione sia molto autorevole e qualificata. Sì, la migliore per il Paese.
Il governo Draghi sarà tecnico o con ministri politici? Voi ambite ad avere ministeri di peso?
La nostra unica ambizione è avere un esecutivo che risponda alle sfide che abbiamo davanti: l’emergenza economica, sanitaria ed educativa più grave nella storia della Repubblica. Sulla composizione del governo lasciamo lavorare il presidente incaricato.
Cosa vi aspettate dai 5 stelle, che in questo momento paiono divisi?
Abbiamo ascoltato tutti la chiarezza e la forza delle parole del presidente Mattarella, che ci invita all’unità e alla responsabilità. Spero che anche il Movimento 5 stelle risponderà a questo appello.
Fino all’ultimo il Partito democratico ha sostenuto Conte come possibile premier. Come valuta la condotta del Pd?
Per noi non era importante un nome o l’altro ma che il progetto fosse adeguato alle difficoltà del Paese. Il Partito democratico ha fatto le sue valutazioni, diverse dalle nostre.
Ma gli italiani hanno compreso i motivi che hanno portato alla crisi?
Credo che le ragioni della crisi siano evidenti a tanti cittadini. Penso a quei lavoratori che hanno ricevuto in ritardo la cassa integrazione, a quelle imprese che non hanno avuto dallo Stato risposte per fronteggiare la crisi; a quegli operatori sanitari che lavorano in grande difficoltà, alle famiglie che vedono i loro figli non andare a scuola da un anno. A queste persone credo sia tutto chiaro.
Però Italia viva ha un forte problema di consenso, i sondaggi vi danno al 4%. Resterà un piccolo partito che agisce solo nei palazzi?
In questa difficile crisi non abbiamo fatto nemmeno una scelta badando ai sondaggi. Abbiamo sempre guardato agli interessi generali: i drammatici indici del crollo del Pil e della crescita della disoccupazione. Poi verrà il tempo della campagna elettorale e troveremo i voti, raccoglieremo il consenso di chi ha apprezzato la nostra lealtà all’Italia.
Italia viva ha qualcosa da rimproverarsi, avete fatto errori nell’ultimo anno e mezzo?
Be’, quando trovo qualcuno che crede di non aver mai commesso errori penso che non stia troppo bene.
La visita di Renzi in Arabia Saudita ha suscitato molte polemiche. Davvero non pone problemi di opportunità?
L’Arabia Saudita sta svolgendo un ruolo importante nei difficili equilibri del mondo islamico, ha varato una delicata stagione di riforme. La presenza di politici italiani esperti aiuta quei processi e pure la nostra economia. Voi che studiate giornalismo costruite il futuro dell’Italia: se approfondite la questione non vi sfuggirà il valore delle relazioni con quel Paese.