Decine di foto in bianco e nero sono sparse sul tavolo, i capelli cotonati e grandi gonne a ruota ricordano un’altra epoca. Un cartellone del ministero dei Lavori Pubblici avvisa i cittadini della costruzione del viadotto di scalo San Lorenzo, quartiere di Roma. Ogni immagine porta con sé una descrizione, una storia tutta sua. «Queste sono state donate da Rolando Galluzzi, uno scrittore della zona» spiega Giorgia, studentessa di Storia dell’arte all’Università Sapienza, sfogliando le pagine di un raccoglitore.
Mentre lei le posiziona sulla scrivania, attenta a non confondere le descrizioni scritte a mano dal proprietario delle vecchie foto, Ersilia e Giulia collegano lo scanner al computer. «L’obiettivo di Album San Lorenzo è quello di creare un archivio digitale del quartiere, ma la cosa più bella è poter entrare a contatto con questa comunità», spiegano le due studentesse diplomate all’ISFCI-Istituto superiore di fotografia.
Le tre ragazze, insieme ad altre sette studentesse e studenti coordinati dal fotografo Alessandro Imbriaco, fanno parte dell’iniziativa L’Università La Sapienza e il quartiere San Lorenzo. Tra storia orale e memoria visiva promossa dalla Sapienza in collaborazione l’ISFCI e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione con il patrocinino del Municipio Roma II. «Vogliamo creare un legame tra la nostra Università e il quartiere che la ospita – continua Giorgia – attraverso la creazione di un archivio fotografico collettivo che possa raccontare la storia di San Lorenzo».
Il progetto si basa sulle metodologie studiate da Imbriaco nei suoi ultimi lavori, dove fotografie private mettono in luce il rapporto tra quest’ultime e l’identità locale. Una testimonianza che verrà restituita ai cittadini attraverso una mostra prevista al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC) dell’Università La Sapienza di Roma entro la fine del 2021.