“Vincere questo premio significa che siete stati notati perché in Italia c’è spazio per ragazzi come voi”. Sono dodici i vincitori del Premio Italia Giovane 2021, riconoscimento assegnato ogni anno agli under 35 italiani distintisi in diversi settori, dalla scienza, all’arte all’imprenditoria.
Futuro e innovazione sono stati i concetti guida nell’individuazione dei vincitori, a cui spetta ora il compito di porsi come esempio – parola chiave dell’evento – per i coetanei che intendano tentare una strada simile. A presiedere la Cerimonia di premiazione, svoltasi lo scorso 6 dicembre a Roma nella Sede della Luiss Business School a Villa Blanc, l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha invitato i vincitori a vedere il premio come “un incentivo a fidarsi delle istituzioni”.
Come simbolo dell’ottava edizione è stato scelto Dante Alighieri, in quanto primo promotore della cultura italiana nel mondo. Per il direttore della Business School Paolo Boccardelli è proprio l’elemento della “promozione dei migliori” ciò che manca oggi in Italia. Una situazione a cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intende porre rimedio. Nel suo intervento conclusivo, il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia, quest’anno in prima linea sullo scenario diplomatico, affinché le giovani generazioni possano prendere parte ai processi decisionali dei negoziati internazionali, perché, ha dichiarato, “servono mentalità, idee nuove e persino un po’ di spregiudicatezza per trovare soluzioni”. “È nelle idee che bisogna investire”, ha proseguito, “e saranno poi quelle a creare lavoro”, magari con professioni che oggi ancora non esistono.
“I miei studi non sono motivati dalla volontà di entrare nel Guinnes World Record”, spiega appunto Samuele Cannas, 25 anni e sei lauree, tra i premiati di quest’anno, “ma per ispirare i giovani ad intraprendere un percorso multidisciplinare. La scienza moderna non funziona per compartimenti stagni, servono competenze trasversali. Per questo le esperienze all’estero sono indispensabili”, aggiunge, “il punto è non tagliare i rapporti col paese di origine”.
Un piano che sembra aver seguito alla lettera Giuliana Rotola, giovane ricercatrice di Diritto e Politiche dello Spazio. Dopo anni in Francia è appena rientrata in Italia grazie alla prima Borsa di Dottorato in Climate Change istituita nel nostro Paese. “Ho iniziato studiando Giurisprudenza e quando ho scoperto il Diritto dello Spazio mi sono spostata agli studi spaziali per avere una visione più chiara del problema”. A chi critica l’eccessiva attenzione alla ricerca nel settore mentre l’inquinamento dilaga sul nostro pianeta risponde: “esplorare Marte ci serve a capire quali problemi potremmo evitare, studiando cosa è andato male su altri pianeti. Inoltre l’Agenzia Spaziale Europea è all’avanguardia nella rimozione dei detriti spaziali che sono già molti più di quanto si pensi”.
In questo 2021 non poteva mancare però una storia di sport. “È stato un onore rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi”, dichiara Francesca Cipelli, “Soprattutto dopo aver superato, grazie al mio team e alla mia famiglia, un infortunio che rischiava di mettermi i bastoni tra le ruote”. Dopo Tokyo, ha deciso di partecipare al premio per portare la sua esperienza in un contesto più ampio della dimensione sportiva. “Le disparità fanno ancora parte della cultura occidentale”, spiega, “ma questo premio è un’ottima base per giungere al superamento di tutte le barriere”.
Testimonianze che sostanziano le parole del ministro Luigi Di Maio, nel momento in cui auspica che i giovani siano “non i fruitori, ma i promotori del Next Generation EU”.