Il 16 agosto il canale Telegram “ControNews” ha condiviso un grafico secondo il quale i bambini vaccinati contro il Covid-19 in Gran Bretagna, per via della vaccinazione, avrebbero una mortalità più alta rispetto a quelli non vaccinati. Il canale Telegram ha utilizzato toni sensazionalistici paragonando il vaccino a un “topicida” e ha sostenuto sia in corso una “strage di innocenti”.
Si tratta di una notizia falsa. Il modo in cui sono presentati i dati è ingannevole.
Il grafico mette a confronto quattro categorie di bambini tra i 10 e i 14 anni nel Regno Unito suddivisi in “non vaccinati”, “vaccinati con una dose”, “vaccinati con due dosi” e “vaccinati con tre dosi”. Ogni categoria è associata a tre tipologie di mortalità: “Morti per Covid-19”, “Morti non legate al Covid-19” e “Morti totali”. Il grafico è frutto di un’elaborazione dei dati ottenuti dall’Ufficio di statistica nazionale della Gran Bretagna che si riferiscono al periodo compreso tra l’1 gennaio 2021 e il 31 maggio 2022.
«Questi tassi di mortalità non sono statisticamente significativi a causa del modo in cui sono state somministrate le dosi di vaccino ai bambini, dando precedenza a quelli malati e ad “alto rischio”», ha dichiarato una portavoce dell’Ufficio di statistica britannico contattata da ZetaLuiss.
Il grafico è ingannevole perché non separa i dati relativi ai bambini clinicamente vulnerabili da quelli sani. Secondo le disposizioni mediche inglesi (qui), i primi ricevono tre dosi di vaccino, mentre i secondi due. La più alta mortalità registrata tra i bambini che hanno ricevuto la terza dose rispetto agli altri è dovuta al fatto che questa categoria è composta solo da bambini con un quadro clinico già compromesso.
Non solo, il grafico non è rappresentativo della realtà perché non tiene conto che anche nei dati relativi ai bambini vaccinati con prima o seconda dose il “peso” statistico dei bambini con patologie incide notevolmente sui dati finali. I bambini vulnerabili infatti, hanno iniziato il ciclo vaccinale con largo anticipo rispetto ai loro coetanei sani.
Il grafico si riferisce al periodo compreso tra gennaio 2021 e maggio 2022, ma «per la maggior parte di questo periodo (gennaio – ottobre 2021), solo i bambini clinicamente vulnerabili hanno potuto ricevere il vaccino contro il COVID-19», ha riferito la portavoce dell’Ufficio di statistica.
Per questi motivi, il calcolo del tasso di mortalità su 100 mila abitanti presentato nel grafico è considerato irrilevante dal punto di vista statistico. Lo stesso Ufficio di statistica britannico non presenta questo dato, ma offre solo il numero complessivo delle morti avvenute tra gennaio 2021 e maggio 2022 tra i bambini tra i 10 e 14 anni:
Verdetto:
La notizia è falsa. La mortalità più alta registrata nei bambini più vaccinati è dovuta all’alta incidenza di bambini clinicamente compromessi nel campione statistico di riferimento. I dati dell’Ufficio di statistica britannico sono stati rielaborati in modo ingannevole.
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