La notizia è stata riportata da Massimo Citro, medico chirurgo e scrittore, in un video censurato da YouTube in cui dichiara che il governo «ha lasciato morire» alcuni malati di Covid approvando dei «protocolli della morte» che comprendevano «la vigile attesa e tachipirina».
Il video è diventato virale dopo la presentazione del suo nuovo libro dal titolo “Apocalisse. Li hanno lasciati morire” edito da ByoBlu, in cui sostiene le tesi complottiste e negazionista che, insieme al rifiuto di sottoporsi al vaccino Covid, hanno portato nel 2021 alla sua sospensione dall’Ordine dei medici.
La vigile attesa, secondo Massimo Citro, è la procedura di osservazione che il medico fa e che afferma essere «omissione di soccorso», contestando l’uso della tachipirina (o del paracetamolo) in quanto controindicata negli antivirali e «antagonista del più grande antivirale che abbiamo in corpo chiamato glutatione» che di conseguenza «apre le porte al virus».
Afferma inoltre che il comportamento tenuto dal governo sarebbe «crimine organizzato», in quanto gli organi di controllo hanno volutamente ignorato le cure in vigore durante la prima ondata di epidemia già «in letteratura» e definisce i 6 milioni di morti causa Covid «Olocausto».
Il debunking della notizia
«I farmaci antinfiammatori ad oggi servono nella gestione della malattia a livello domiciliare. Non vanno a sostituire la funzione dei vaccini chiaramente ma è una procedura complementare» Matteo Bassetti, virologo infettivologo, riguardo le affermazioni di Massimo Citro.
La procedura è infatti sostenuta dal fascicolo di raccomandazioni diffuso dall’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) dove come «terapia sintomatica» indica l’utilizzo di Paracetamolo o FANS (antiinfiammatori non steroidei).
Per quanto riguarda invece gli antivirali, consiglia di utilizzarli solo in specifiche fasi della malattia.
«Affermazioni senza fondamento» continua Matteo Bassetti «si estrapolano dati sui farmaci che abbiamo oggi a disposizione inserendoli in una dinamica ormai superata».
Anche una raccolta di dati di studi precedenti pubblicata su Lancet conferma l’efficacia dei FANS, ovvero farmaci come ibuprofene e tachipirina, che abbassano il rischio dei ricoveri di oltre l’80%. Lo studio evidenzia come l’utilizzo di antinfiammatori come «terapia domiciliare» porti ad una cruciale svolta per quanto riguarda le ospedalizzazioni e future potenziali complicazioni.
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