Un nuovo film sul mago di Oz è in programma per Natale 2023, primo di due – il secondo in arrivo un anno dopo – che traspongono sul grande schermo il musical di Broadway Wicked. The Untold Story of the Witches of Oz per il suo ventesimo anniversario. Nel 1939, Il mago di Oz portò al cinema una versione con canzoni del classico di L. Frank Baum e fu un successo (si aggiudicò l’Oscar per miglior colonna sonora e miglior canzone). Questa nuova pellicola non prova a sostituirlo, ma si basa sul musical del 2003, a sua volta tratto dal romanzo di Gregory Maguire, Wicked. Vita e opere della perfida strega dell’Ovest.
Una delle tendenze che sta prendendo piede nel panorama letterario è rielaborare narrazioni classiche riabilitando il cattivo. Maguire lo fece nel 1995, raccontando la celebre storia de Il meraviglioso mago di Oz del 1900 dal punto di vista della nemica di Dorothy, la malvagia strega dell’Ovest.
Il libro segue Elfaba dalla nascita alla morte, ma non è lei l’unica narratrice, né la principale. L’autore preferisce far parlare personaggi secondari e raccontare le loro vite e la loro visione della strega verde. Se da un lato questo permette di avere numerosi punti di vista e approfondire più aspetti dell’Oz oscura e adulta creata da Maguire, dall’altro rallenta la narrazione perché il lettore vuole arrivare al tornado e non perdersi in sottotrame.
Dorothy compare in scena solo nelle ultime pagine, l’autore si concentra su quello che accade prima, creando anticipazione per il celebre scontro finale, che poi viene liquidato in pochi concitati paragrafi. La storia originale non è riproposta tutta, il lettore sa che sta accadendo, ma i momenti salienti che si vedono sulla pagina sono un paio. Non mancano, però, i rimandi all’intera saga di Oz che rendono necessario conoscere la fonte per capire questo libro.
L’avventura di Dorothy Gale è una storia per bambini, questa versione è invece una rielaborazione per grandi sotto molti aspetti. Ci sono situazioni più adulte ed esplicite, ma anche i temi narrati sono più maturi. Nell’opera originale di Baum, il Mago si rivela un imbroglione, ma è una situazione quasi comica, per i bambini. Qui, invece, Maguire rende davvero evidenti le profonde e terribili conseguenze che il suo inganno ha avuto sulla terra di Oz.
La critica al razzismo è prevalente, ma anche il femminismo è trattato. L’aspetto è molto importante, eppure lo stile dell’autore offre poco spazio alle descrizioni fisiche dei personaggi e ne lascia tanto alla filosofia e ai pensieri.
La protagonista è discriminata per la tonalità verde dell’incarnato e per l’essere donna, questo la porta a compiere scelte che la rendono la cattiva della situazione e spingono il lettore a porsi la fatidica domanda “si nasce malvagi o lo si diventa?”. Elfaba era segnata dalla nascita per il colore della sua pelle, oppure è stata l’assenza dell’amore della famiglia che l’ha resa perfida? Gli eventi sono tutti esposti e ognuno può giungere alla sua conclusione.
Il libro era già stato pubblicato in italiano nel 2006 con il titolo Strega. Cronache dal Regno di Oz in rivolta da Sonzogno. Nel 2022 arriva in una nuova veste per la collana Oscar Fantastica di Mondadori, nell’edizione celebrativa illustrata con una postfazione dell’autore.
A questo autoconclusivo sono seguiti altri tre libri dopo il successo del musical: Son of a Witch, del 2005, è dedicato al cast di Broadway. I volumi A Lion Among Men del 2008 e Out of Oz del 2011 chiudono la tetralogia The Wicked Years.
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