Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi consigliato da Silvia Pollice
È il 22 giugno 1983 quando, in una giornata afosa tipica dell’estate romana, la quindicenne Emanuela Orlandi esce per andare a lezione di musica, ma nessuno immagina che non farà più ritorno a casa. Se ad un primo impatto la sua sparizione sembra un allontanamento volontario, con il passare dei giorni la sua famiglia si convince che la ragazza sia stata rapita. Ma da chi? E soprattutto, perché proprio una cittadina del Vaticano? Circa quarant’anni dopo, la docu-serie di Mark Lewis e distribuita da Netflix cerca di ricostruire una vicenda ancora piena di luci e ombre, grazie a filmati dell’epoca e alla testimonianza non solo dei famigliari di Emanuela, ma anche di alcuni personaggi che fino a quel momento erano rimasti in silenzio. A fare da narratore è il giornalista Andrea Purgatori, conduttore di Atlantide su La7, che aveva seguito il caso sin dall’inizio per il Corriere della sera.
I diari di Andy Warhol consigliato da Silvia Pollice
Sulle note del brano Nature boy di Nat King Cole si aprono le sei puntate che, nate dal sodalizio tra il regista Andrew Rossi e il produttore Ryan Murphy, raccontano la vita pubblica e le ossessioni private dell’artista che ha reso le lattine di zuppa al pomodoro Campbell’s dei veri e propri oggetti di culto. Il genio di Andy Warhol rivive attraverso i filmati e le fotografie di repertorio, gli aneddoti raccontati da artisti, designer e modelle che lo hanno conosciuto, ma soprattutto grazie alle pagine dei suoi diari, nati quasi per caso nel 1976 (e pubblicati postumi nel 1989) dalle telefonate quotidiane tra Warhol e la giornalista Pat Hackett, dopo che Valerie Solanas gli aveva sparato nel 1968. Terrorizzato dall’idea che gli artisti siano sostituibili e che possano diventare superati, Andy Warhol è diventato immortale grazie ad un segreto condiviso con il regista John Waters: «bisogna prendere ciò che la società usa contro di te ed esagerarlo per farne uno stile».
Il grande gioco consigliato da Silvano D’Angelo
Il calcio è fatto di sogni su cui si erge una montagna di soldi. Dietro ogni partita, ogni trasferimento, ogni spot si celano giochi di potere che si nutrono della passione per il gioco più bello del mondo. Il grande gioco racconta il dietro le quinte del mondo del pallone portandoci nella foresta del calciomercato dal punto di vista di procuratori e intermediari. Corso Manni (Francesco Montanari) è un agente sportivo sotto inchiesta per un giro di scommesse, ma continua a operare come eminenza grigia del mercato. Il suo successo dà fastidio alla ISG, la sua ex azienda, guidata dal re dei procuratori Dino Di Corrado (Giancarlo Giannini) che cerca di mettere fine definitivamente alla sua carriera. Anni di mestiere hanno reso Corso cinico e pronto a tutto, ma il sogno di creare un’academy per far crescere davvero le nuove promesse non lo ha ancora abbandonato. Sullo sfondo si confrontano interessi che col calcio non hanno nulla a che vedere.
La serie da vedere per chi vuole sbriciare dietro il mondo dorato del grande calcio
E.T Un blockbuster intimista consigliato da Alissa Balocco
Maggio 1982: in tutto il mondo al cinema approda E.T, un alieno assai diverso dai mostri terrificanti che lo avevano preceduto.Per il giovane Steven Spielberg, infatti, quel film non è solo un racconto di fantascienza: è una storia che si lega al suo vissuto di bambino fabbricante di mondi immaginari, del divorzio dei suoi genitori, del rapporto con i fratelli. Quell’alieno dalle forme rugose e dal tenero sguardo nasce così, cadendo sulla Terra per salvare il piccolo Elliott grazie a una speciale amicizia. Il documentario di Clélia Cohen e Antoine Coursat intreccia interviste, provini e dietro le quinte inediti del primo blockbuster del regista: E.T incassò più di Star Wars e Grease, e rimase al botteghino più di sei settimane. L’entusiasmo fu tale che in Svezia, dove era stato vietato ai minori di 11 anni, i bambini scesero in strada per manifestare, al grido di “Vi Vill Se E.T!”.
Aftersun consigliato da Alissa Balocco
Callum ha trent’anni ed è un padre inquieto, sofferente. Ha una figlia, Sophie, undici anni, avuta da una donna che ormai non frequenta più. Aftersun è la storia di un amore, quello tra un padre e una figlia, riavvolto come il nastro di una cassetta: a schiacciare play è una Sophie ormai adulta, che tra ricordi e vecchi video cerca di ricostruire l’immagine di un papà che non ha più. Una vacanza in Turchia, l’ultima passata con lui: un tentativo di Callum di comportarsi da buon padre prima della separazione. L’esordio di Charlotte Wells è fatto di non detti, di immagini spezzate: fuori campo invisibili dietro ai quali ritrovare la verità.
Un Natale per due consigliato da Leonardo Aresi
Un film leggero, ma non superficiale, che racconta il significato dei valori natalizi è “Un Natale per due”, pellicola romantica del 2018 diretta da Monika Mitchell. Il film segue le vicende di una giovane donna di nome Ashley (interpretata da Ashley Newbrough) che, durante le festività natalizie, viene costretta a tornare nella sua città natale per aiutare suo padre a gestire il suo negozio di giocattoli. Lì incontra Nick (interpretato da Brendan Penny), un uomo che lavora come rappresentante di giocattoli e che è stato incaricato di aiutare il negozio di Ashley a rilanciarsi. Ashley e Nick iniziano a lavorare insieme per riuscire a salvare il negozio, ma presto scoprono di avere una forte attrazione l’uno per l’altra. Nel frattempo, Ashley deve affrontare il suo ex fidanzato, che ha deciso di tornare in città proprio durante il Natale, e Nick deve fare i conti con il suo passato e il suo presente complicato. Alla fine, Ashley e Nick riescono a superare tutti gli ostacoli e a ritrovare l’amore e il significato del Natale.
Il Grinch consigliato da Leonardo Aresi
“Il Grinch”, film d’animazione del 2000 prodotto dalla Illumination Entertainment, basato sull’omonimo romanzo del 1957 di Dr. Seuss, è un cult movie di Natale: uno di quei film che vanno visti almeno una volta nella vita. Il film è incentrato sulla storia di un malvagio e solitario esserino verde che vive nella caverna sopra il paesino di Chi Chi Migg, in cima a una montagna. Il Grinch odia il Natale e tutto ciò che rappresenta, e ogni anno organizza un piano per rovinare le festività a Chi Chi Migg. Quest’anno, il Grinch decide di rubare i regali e il tronco di Natale dei cittadini del paesino, con l’aiuto del suo fedele cane Max. Tuttavia, durante il suo piano diabolico, il Grinch incontra Cindy Lou Chi, una bambina dolce e innocente che cerca di far capire al Grinch il vero significato del Natale. Alla fine il Grinch diventa il beniamino del paesino, imparando ad apprezzare il Natale e a condividere la sua gioia con gli altri.
The Bear consigliato da Valeria Verbaro
Sì, chef! L’urlo all’unisono della brigata in cucina è uno dei temi ricorrenti del cinema e della tv nel 2022. È con la serie The Bear, su Disney+, che si raggiunge però la migliore drammatizzazione della battuta, la sintesi più efficace di un viaggio all’interno della costruzione di un gruppo sociale che impara a conoscersi davanti ai fornelli, diventando una famiglia accomunata dalla stessa passione, dalla stessa abnegazione. Carmen Berzatto (Jeremy Allen White), torna a Chicago dopo la morte del fratello, con la promessa di salvare la sua eredità, una piccola paninoteca in cui le sue doti da chef stellato newyorchese servono a poco. Il peso del lutto e della responsabilità, moltiplicati dallo spazio stretto e angusto della piccola cucina dettano un ritmo crescente e sempre più intenso a ogni episodio. Si respira e si soffre con la brigata, si sogna il riscatto insieme a Carmen e alla fine, alla sprovvista, si è costretti a fare i conti con la propria ricerca della felicità: «Esiste una parola per quando hai paura di una cosa bella perché pensi che capiterà una cosa brutta?». «Non lo so. Vita?» È la serie da guardare per trovare ispirazione per l’anno nuovo.
Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch consigliato da Valeria Verbaro
Chi conosce di più il mondo, chi fa il giro delle otto montagne o chi guarda dall’alto del monte Sumeru? La leggenda buddhista e la domanda di Pietro (Luca Marinelli) sono solo un pretesto, un modo per mettere a confronto due diverse visioni del mondo. Lui, Pietro, assetato di vita, di cambiamenti e scoperte. Bruno (Alessandro Borghi), invece, sempre fermo nel suo centro, un po’ albero, un po’ uomo, un po’ animale, come si descrive. Filo rosso che unisce le loro esistenze e tempra un’amicizia profonda è la montagna. Luogo astratto di rifugio mentale ma anche spazio concretissimo, spietato e stupendo, un susseguirsi di prati e neve, albe accecanti e bui profondissimi, altezze che spezzano il respiro e bruciano in gola. Non esiste altro modo fuori dalla sala cinematografica per goderne appieno.
Roma di piombo consigliato da Lorenzo Sangermano
Roma, tra gli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta. Gli scontri a fuoco tra la polizia e le organizzazioni eversive è all’ordine del giorno. Ormai inerme, lo stato non ci sta. Tra le file della questura compare la Sezione Speciale Anticrimine. Un piccolo gruppo di agenti e un solo compito, scoprire e rintracciare le Brigate Rosse. I primi segnali, gli informatori, le telefonate ritracciate. Dalla delusione per il rapimento di Aldo Moro allo scioglimento della colonna romana, Roma di Piombo racconta la guerra tra lo stato e le Br. A narrarla proprio i suoi protagonisti: gli agenti della sezione speciale e i brigatisti pentiti. Le voci, amiche e nemiche, si alternano nel ricostruire gli indizi e i proiettili della capitale.
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