Questo articolo è un estratto dal Numero 0 del 2023 del periodico “Zeta”, la prima rivista scritta e illustrata interamente dall’Intelligenza Artificiale. Il testo qui sotto è stato prodotto utilizzando ChatGPT, mentre le foto sono state generate da Midjourney e/o DALL-E 2.
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Presentazione
“Beyond the Mask”, la nuova pellicola di Stanley Kubrick, promette di essere un’esperienza cinematografica indimenticabile. Ispirato al suo film “Eyes Wide Shut”, la storia esplora i temi dell’amore, della gelosia e dell’identità attraverso la crisi matrimoniale di Jim e Liz. La colonna sonora, composta da György Ligeti, accompagna il climax della storia, creando un’atmosfera drammatica e intensa. “Beyond the Mask” invita lo spettatore a guardare oltre le maschere che indossiamo ogni giorno e ad esplorare l’oscurità nascosta dentro di noi. Non perdete l’occasione di vedere questo film che promette di essere un’esperienza emotiva e introspettiva.
Sceneggiatura
Titolo: Beyond the mask
INT. SOGGIORNO DI LIZ E JIM – NOTTE
(La scena si apre con un primo piano di un uomo, JIM, seduto in una stanza con poca luce, fissando nel vuoto. Indossa un abito, ma la cravatta è allentata e la camicia è sbottonata, dando l’impressione che sia seduto lì da molto tempo. La telecamera si allontana lentamente per rivelare che è seduto di fronte a una grande finestra con una vista sulla città sottostante. Si può sentire il rumore della città in sottofondo.)
JIM: (voce fuori campo) Il matrimonio è una prigione. È una trappola in cui cadiamo, pensando sia l’unico modo per essere felici. Ma è una bugia.
(La telecamera taglia alla donna, LIZ, che si trova sulla soglia della stanza. Indossa un lungo abito fluido e i capelli sono acconciati in un bob elegante. Guarda Jim con un misto di tristezza e rabbia.)
LIZ: Non lo pensi davvero, Jim. Sei solo arrabbiato per quello che è successo alla festa.
JIM: (voce fuori campo) La gelosia. È un cancro che ci consuma. Ci fa diventare paranoici, ci fa mettere in dubbio tutto.
(Jim si gira verso Liz)
JIM: Non capisci. Non puoi capire. (Si alza e inizia a camminare avanti e indietro) Siamo come due navi che si incontrano di notte. Siamo insieme, ma non lo siamo davvero. Stiamo solo facendo finta.
(Liz si avvicina a Jim)
LIZ: Non è vero. Ti amo.
JIM: (voce fuori campo) Sogni. Tutti ne abbiamo. Tutti vogliamo scappare. Ma alla fine siamo intrappolati solo nella nostra mente.
(Jim si gira a guardare fuori dalla finestra di nuovo)
Jim: “Ma forse, alla fine, tutto è solo un sogno. Un momento effimero nell’ampio schema delle cose. E forse, solo forse, è la ricerca di qualcosa di più grande, qualcosa oltre le nostre limitazioni umane, che ci definisce veramente.”
(Mentre Jim parla, la melodia eterea e inquietante di György Ligeti Requiem inizia a crescere in sottofondo, enfatizzando le riflessioni esistenziali delle parole di Jim. La telecamera si sofferma sul suo volto per un momento, prima di sfumare in nero e visualizzare il titolo “Beyond the Mask” sullo schermo).