L’UE vuole la guerra, perché vuole fornire le armi all’Ucraina contro la Russia. Questo è quello che vogliono fare credere alcuni account sui social, come quello Telegram di Monica Elisa. L’utente riporta il 4 marzo scorso su una chat del social l’articolo dal titolo “L’UE vuole spostare la produzione in tempo di guerra”, il cui contenuto è vero ma è stato distorto. L’articolo risulta inserito nel “il blog di scienza e politica”, una fonte non verificabile. L’autore è il giornalista Thomas Oysmüller. Oysmüller che risulta essere legato soltanto al Green Pass News, Green is the new red – Sito indipendente di notizie libere che è contro il green pass, quindi sembra essere correlato al gruppo no-vax.
Nella didascalia allegata dall’utente all’articolo si insiste su un passaggio: «Ti ricordi? L’UE è un progetto di pace. Questa parola è stata per decenni la principale propaganda dell’Unione europea. Adesso non se ne sa più nulla, perché l’Unione è in una guerra per procura contro la Russia. La popolazione si sta preparando sempre di più per l’economia di guerra».
Il concetto di guerra per procura si è diffuso come sintesi comune e distorta della situazione in Ucraina. L’idea è che se l’Occidente non avesse iniziato un’azione malevola, la Russia avrebbe continuato a comportarsi pacificamente senza disturbare nessuno. L’ufficiale lituano, il colonnello della Nato Gintaras Koryzna sul tema afferma che «soltanto una guerra dell’Europa contro la Russia può giustificare la permanenza in Ucraina di Putin, la risposta con armamenti e le morti dei giovani russi. Inoltre una guerra in atto della UE contro la Russia vera o per procura giustificherebbe l’accettazione da parte del popolo russo degli effetti delle sanzioni europee. Quindi la diffusione delle notizie false è una conseguenza della propaganda russa. La Russia vuole giustificare l’occupazione dell’Ucraina, vuole giustificarsi con la gente, specie per gli effetti delle sanzioni sulla popolazione russa. Questa disinformazione viene trasmessa al pubblico Target occidentale (sostenitori della Russia e diaspore della Russia all’estero) e al pubblico Nazionale della Russia».
Nell’articolo non verificabile viene citata la rivista tedesca Der Spiegel per avvalorare la propria tesi, inducendo il lettore ad un’altra conclusione. La verità è che l’Unione europea ha risposto ad una richiesta di aiuti di Zelensky. Se l’Europa non fornisce aiuti, l’Ucraina viene invasa. Si tratterebbe inoltre di un grande precedente che metterebbe a rischio il già precario equilibrio mondiale. Continua Gintaras Koryzna «Se l’Ucraina perde la guerra, viene invasa dalla Russia. Diventa un precedente. Così la Russia pensa di potere occupare i Paesi Baltici, ma anche Moldavia, Georgia e Polonia. Alcuni di questi Paesi fanno parte della Nato, quindi potrebbero esserci delle conseguenze molto gravi. Significa che la Nato e l’Ue devono costruire forze armate sufficienti, impegnarsi in una diplomazia più attiva per cambiare la situazione».
La guerra in Ucraina era iniziata come “operazione speciale” da portare a termine nel giro di qualche giorno. Con l’incapacità organizzativa russa, la mancanza di armamenti appropriati, l’elevata resistenza dell’Ucraina, la mancanza di motivazione dei soldati russi (non preparati), al contrario del soldati ucraini che resistono per una Ucraina libera, la massiccia coalizione della Nato e dei Paesi dell’Unione Europea e, quindi, il loro rapido invio di aiuti, il conflitto è cambiato. Attualmente, infatti, Putin ha cambiato strategia ed ha focalizzato la sua attenzione sulle regioni meridionali e prevalentemente sul Donbass, pur non ottenendo importanti avanzamenti sul terreno.
Il rallentamento della guerra però ha permesso ai russi una riorganizzazione delle truppe di terra per prepararsi, secondo l’Intelligence, ad un massiccio attacco in primavera. Così l’Ucraina ha chiesto ulteriori aiuti alla Nato e al Parlamento Europeo. Secondo fonti dell’UE, c’è una forte coalizione europea a produrre e inviare munizioni all’Ucraina, perché è stato richiesto, ma anche per una maggiore consapevolezza della necessità di una difesa dei confini europei. Inoltre, il rifornimento di aiuti può garantire un maggiore equilibrio delle due forze (Ucraina e Russia) sul campo e quindi favorire i negoziati. Conclude il colonnello – «L’UE deve aiutare l’Ucraina perché questa ha chiesto aiuti e perché il popolo ucraino conosce il significato della democrazia e la vuole raggiungere a tutti i costi. È un diritto umano».
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