Ai manuali di legge ha sempre preferito i giornali, però se ne è resa conto troppo tardi. Federica a 24 anni ormai “ha fatto il danno”: un trasloco dalla sua Agrigento a Bologna per conseguire la laurea in Giurisprudenza, poi a Roma tra il master e un corso annuale per sfidare il test di magistratura. Ma nulla di tutto ciò è bastato a dissuaderla dalla sua vera vocazione, così ha sostituito ai codici di diritto gli articoli di giornale. <<In realtà non mi sono mai vista vivere una vita in tribunale>>. Preferisce condividere storie e racconti. <<Mi piace conoscere il mondo, ma non voglio essere egoista>>: ed eccola ad abbandonare la strada della toga per indossare le vesti di giornalista.
Ritracciando il percorso di Federica, le pressioni dei familiari non sono mai state dalla sua parte. Aspettative alte dopo i primi brillanti risultati all’Alma Mater Studiorum di Bologna, culminati con una tesi sulla crisi dello stato di diritto in Europa. <<Non era il percorso classico di tutti i giuristi, ma a quel punto ho capito che avrei voluto lavorare per l’UE>>. Qualcosa però non torna nel suo curriculum: troppo giovane per un bagaglio già così ricco di esperienze. Se le chiedi come sia possibile, risponde con timidezza. <<Sono riuscita a laurearmi in quattro anni e mezzo>>: non vuole dirlo subito, allora capisci che è il CV accademico a parlare al suo posto. Spicca il “Premio America Giovani” destinato ai mille laureati più meritevoli d’Italia, con cui ha vinto una borsa di studio per frequentare il “Master in leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy”.
Negli ultimi anni Federica non ha conosciuto pause. Anche quelle riflessive servivano a poco, perché prima di virare definitivamente sulla strada del giornalismo aveva già tracciato una strada in parallelo. Dal 2020 una full immersion di tre anni per la rivista Scomodo: <<Le inchieste mi hanno appassionato più di qualsiasi altra cosa>>, spaziando dal revenge porn fino ad arrivare a un’indagine sui paradisi fiscali a Malta. E in quel caso anche l’alter ego da giurista è stato necessario. <<Ho applicato una minuziosa attività giuridica per evitare che fosse oggetto di querele>>, una skill che le tornerà ancora utile in futuro.
Se le chiedi di sé, Federica sfoggia il suo equilibrio. <<Mi reputo abbastanza diplomatica, non mi piacciono lo scontro e gli estremismi>>: il simpatico accento siciliano è rimarcato, ma guai a farglielo notare… <<Mi dà troppo fastidio. Vorrei togliermelo!>>. Nulla contro le proprie radici, semplice tendenza all’autocritica. La fa trasparire anche quando si definisce diffidente, pur ridendo a ogni battuta degli altri. <<Non mi fido molto delle persone, tendo a stare sulle mie. Prima di espormi sto sul chi va là>>, e allora Federica può stare tranquilla: da buona giornalista farà in modo che siano gli altri a fidarsi di lei.