Un cane robot si aggira per la capitale: corre, apre porte, sventa ordigni, trasmette mappe e targhe. No, non siamo dentro Black Mirror ma nell’Arma dei Carabinieri di Roma che ha preso in dotazione Saetta, il primo cane robot in Italia.
Un acquisto fatto per aumentare le misure di sicurezza in vista del Giubileo del 2025, ma anche per aiutare gli agenti durante servizi rischiosi. Saetta sarà in grado di salire scale e muoversi su terreni non percorribili dai normali veicoli, aprirà porte con un braccio meccanico rimuovendo qualsiasi ostacolo. E grazie a dei sensori laser e termici potrà trasmettere mappe delle aree sotto sorveglianza, rilevare la presenza di esplosivi e agenti chimici. Uno strumento che verrà comandato a distanza con un tablet per un raggio d’azione di 150 metri.
Questa notizia, che arrivata direttamente dal social X dei carabinieri, fa pensare a Metalhead, l’episodio 5×04 della serie tv Black Mirror su Netflix. La puntata racconta la storia di una donna in fuga da uno spietato cane robot in un mondo post-apocalittico. La somiglianza con il cane killer della serie distopica è lampante. Così il tema dei robo-dog torna ad infiammare l’opinione pubblica dove i parallelismi tra Intelligenza artificiale e cani killer sono evidenti. Sembra che gli autori della serie tv abbiano preso ispirazioni dai modelli della società statunitense Boston Dynamics, la quale ha appena messo a punto un modello integrato con Chat GPT.
Negli ultimi anni, sempre più forze dell’ordine, negli Stati Uniti ma anche in Europa, hanno cominciato a impiegare cani robot e droni per operazioni di sorveglianza e identificazione di pericoli. Su X, il New York Post ha ricordato che la polizia newyorkese li usa da anni come supporto in situazioni estreme, per esempio un allarme bomba. Combinare le due “cose” (cani e robot) potrebbe avere effetti benefici sia per affrontare le situazioni più difficili sia per tutelare gli animali, esponendoli a minori rischi.
Oltre all’azienda americana Boston Dynamics c’è un’altra società di robotica che ha fatto discutere in passato: la Unitree Robotics. Questa azienda cinese offre una gamma di quadrupedi metallici ad alte prestazioni, ma con un prezzo più accessibile. Questi cani sono diventati famosi durante il Covid poiché pattugliavano le strade di Shanghai, facendo rispettare le norme anti-Covid o consegnando pacchi di cibo. A causa di questa stretta sorveglianza sono nati diversi disagi nella comunità cinese.
Lo scorso anno, nel 2022 l’appaltatore militare Kestrel Defense ha pubblicato sul social media Weibo un video che mostrava un robo-cane equipaggiato con una mitragliatrice (sulla linea della Ghost Robotics di Philadelphia, che nel 2021 ha lanciato una modello di cane robot munito di pistola). Questo modello, ribattezzato CyberDog 2 di Xiaomi, apre una discussione sull’utilizzo delle tecnologie nel quotidiano e sull’uso delle armi tramite questi strumenti: una macchina intelligente può davvero sostituire un animale da compagnia? La stessa Boston Dynamics ha affermato di voler espandere la vendita per l’uso casalingo, limitata fino a questo momento alle grandi aziende.
Questa nuova versione includerebbe un sistema hardware che rinforza la sicurezza e l’impianto di comunicazioni in casa. Grazie al Wi-Fi incorporato e a Scout, un’interfaccia di comando web dotata di UI semplificata, permetterebbe di controllare il cane robot manualmente o di avviare azioni autonome pre-programmate. A destare preoccupazione è soprattutto questa funzione di riconoscimento facciali per le implicazioni della privacy. Ad oggi l’unico facilmente reperibile è il modello Go1 di Unitree, disponibile sull’app AliExpress per poco più di 5 mila euro.
Su internet si notano le somiglianza che gli episodi della serie Black Mirror hanno con la realtà. Quella del cane robot di Metalhead si aggiunge solo all’immaginario distopico che ci accompagna dal 2013. Ciascuno degli episodi, scollegati l’uno dall’altro, descrive una realtà amplificata con la tecnologia e l’IA. Come dichiarato dall’autore stesso Charlie Brooker su Wired UK, Black Mirror non condanna la tecnologia, né la ritiene una minaccia, anzi dovremmo affidarci ad essa per sopravvivere e così dovremmo fare anche con i cani robot che pattuglieranno le nostre città.