Passeggiando tra gli scaffali di una libreria c’è chi potrebbe aggrottare la fronte nel vedere una nuova sezione con l’hashtag #BookTok. Ai più giovani verrebbe subito in mente il “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom, emblema del BookTok italiano, un libro nato online, su Wattpad, pubblicato nel 2021 e che ha dominato le classifiche del 2022 grazie alla condivisione sui social media. Nell’Era digitale la creazione e la diffusione del libro sono cambiati, e nel comprenderne lo sviluppo, cerchiamo di destreggiarci tra sconosciuti algoritmi e il passaparola, il canale di marketing più antico del mondo. Abbiamo parlato di questa dualità con una giovane autrice emergente, anonima per motivi contrattuali, che da Wattpad, grazie alla sponsorizzazione sui social, pubblicherà il prossimo anno il suo primo libro con una delle case editrici più importanti d’Italia.
La nostra autrice ha iniziato a scrivere circa 10 anni fa, quasi per caso «A 13 anni scaricai l’app di Wattpad per leggere romanzi gratuitamente, solo dopo ho scoperto che c’erano anche libri di persone comuni e che anch’io avrei potuto scrivere una storia. Questa piattaforma mi ha permesso di scoprire una passione che non credevo di avere, nonostante fossi piccola ed inesperta, senza basi di scrittura, ho iniziato cercando di migliorarmi da sola storia dopo storia, divorando libri e cercando ispirazione».
Inizialmente il passaparola ha giocato un ruolo importante nel farsi conoscere «Da subito ho stretto contatti con altre autrici con cui ho iniziato a scambiare letture e consigli. Le storie che leggevo e i risultati che gli altri ottenevano, mi hanno spinto a credere che potessi farlo anch’io». I primi riscontri positivi le hanno dato la giusta carica per scrivere tre storie in poco tempo, totalizzando 300.000 visualizzazioni ognuna «Adesso sulla piattaforma ho 11 libri digitali pubblicati, il più famoso con 1,4 milioni di visualizzazioni».
Lei ha capito, a sue spese, quanto siano influenti i social media in questo ambito, nel bene e nel male «Tra il 2018 e il 2020 sono stata inattiva su Wattpad, poi quando sono tornata ho realizzato che le cose erano totalmente cambiate: ho provato a scrivere senza badare al fatto che ci fossero dei social, ma ho visto che le cose non andavano bene. Prima l’algoritmo funzionava diversamente: se una storia otteneva molte visualizzazioni, era Wattpad stesso a consigliarla sulla home, invece ora non si può fare a meno della pubblicità online. I miei lettori mi hanno consigliato di realizzare video su Instagram e Tiktok per crescere e così ho fatto: uno dei miei primi video è andato virale, superando un milione di visualizzazioni, mentre il mio account contava 17.000 followers, molti considerando la mia nicchia iniziale».
Questa visibilità le ha portato nuovi lettori e alla fine dello scorso anno, mentre stava pubblicando il suo primo libro su Amazon a sue spese, ha avuto i primi contatti con la casa editrice «Un intermediario di Wattpad mi ha scoperto e ha deciso di proporre la mia storia alle case editrici partner. Una di loro ha deciso di pubblicarmi e ho firmato il contratto come autrice Wattpad». Sembrava un’applicazione come tante su cui leggere libri, ma si è trasformata in un trampolino di lancio «Solo quando ho consegnato il manoscritto alla casa editrice ho realizzato che il mio sogno avrebbe preso forma, un sogno cartaceo che sarà disponibile in tutte le librerie d’Italia».
Nonostante sia figlia del BookTok, è la prima a comprendere l’instabilità di questa fama “virale” «Mesi fa il mio profilo Tiktok è stato bannato: ne ho creato un altro, ma non riuscivo più ad ottenere le visualizzazioni di prima. È stato frustrante non avere riscontri sulle nuove storie che pubblicavo, era come se le mie idee non bastassero senza il supporto dell’algoritmo». I social, dunque, sono diventati una necessità ai fini promozionali «Possono darti un grande aiuto, ma spesso si perde di vista la vera essenza, l’autenticità di una storia, e ci si concentra su aspetti secondari che nulla hanno a che fare con la scrittura. Mi dispiace aver visto autrici mollare tutto perché non riuscivano ad ottenere la visibilità sperata, nonostante avessero storie molto valide».
Allo stesso tempo cerca di trarre il meglio da questo mondo e di utilizzare la tecnologia per sperimentare «Da poco utilizzo Microsoft Bing Image Creator, un generatore di immagini che grazie all’intelligenza artificiale dà un volto ai personaggi e rende visibili gli scenari che immagino. È un esperimento che funziona, avvicina e coinvolge la mia community». La cosa che più la rende felice è avere un rapporto diretto con i lettori, nonostante siano fisicamente lontani «Per quanto non apprezzi il bisogno dei social, sono grata perché riesco ad avere un rapporto quasi familiare con loro, con cui parlo quotidianamente, poi attraverso le stories di Instagram, i sondaggi e il box domande, ho un’interazione ogni volta che pubblico online un nuovo capitolo».
La nostra anonima scrittrice condivide tutt’ora il percorso con altre autrici, come Mary ad esempio, conosciuta con lo pseudonimo di Hazel Riley, che il 24 ottobre di quest’anno ha pubblicato il libro “Game of Gods. Discesa agli Inferi” con la casa editrice Sperling & Kupfer. Una settimana dopo il libro era già nella top ten dei più venduti in Italia, ma ci racconta come le cose non siano state così immediate «Nel 2011 ho iniziato a scrivere su EFP, una delle prime piattaforme di scrittura creativa, poi c’è stata una migrazione di massa su Wattpad e anch’io mi sono spostata lì dal 2014». Le prime proposte non si sono fatte attendere «Già nel 2016 firmai con una piccola casa editrice con la quale ho pubblicato 5 libri, ma la vera svolta c’è stata nel 2022: l’utilizzo di Tiktok e il suo angolo #Booktok mi hanno portato nuovi lettori. Sono salita nelle classifiche e l’agenzia Wattpad studios ha notato la crescita delle mie storie, proponendomi un accordo editoriale con Sperling & Kupfer».
Ora ha già in programma di pubblicare il sequel “Game of Titans. Ascesa al Paradiso” e non vediamo l’ora di vedere tutti gli obiettivi che raggiungeranno le nostre giovani autrici.