Esclusiva

Dicembre 29 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 18 2024
“To Emerge” e il diritto naturale alla migrazione

Ibrahima, dal Senegal, alle prigioni libiche, fino a Venezia, sognando il giornalismo

To Emerge è il web-documentario di Dario Artale, ex studente del Master in Giornalismo della Luiss. Racconta la rotta mediterranea dei migranti che tentano di raggiungere l’Europa, anche se non hanno motivi politici per scappare, come guerre o persecuzioni.

«To Emerge non è un video o un prodotto audiovisivo, ma un contenitore che tiene insieme testo, immagini, mappe e infografiche in cui il pubblico non è soltanto spettatore, ma esplora secondo percorsi personalizzati e con i propri tempi», specifica Artale. 

Nel progetto, il ragazzo racconta la migrazione attraverso più punti di vista: quello di chi migra, di chi soccorre, di chi fa ricerca accademica, di chi realizza inchieste giornalistiche e di chi scrive canzoni rap come il cantante Ghali, conosciuto a bordo della nave della Ong italiana Mediterranea Saving Humans, dove Artale ha seguito la formazione per diventare soccorritore. Partirà come rescuer in una delle prossime missioni della Ong. 

Non è difficile immaginare il suo progetto come un libro interattivo, diviso in sette capitoli. «Mi interessava raccontare la storia di Ibrahima Lo, un migrante che ha lasciato il Senegal senza un motivo per migrare legalmente, ma per il solo desiderio di studiare giornalismo in Europa. Nel documentario ho voluto puntare l’attenzione sul diritto naturale di migrare e sulla parte di questa migrazione che non vediamo, cioè l’attraversamento del deserto del Sahara che, dalle mappe raccolte, rappresenta oltre l’80% del viaggio». 

Artale ha seguito come reporter, per oltre un anno, non solo le attività di addestramento in mare – che l’equipaggio ha svolto in vista della missione 14, partita a ottobre 2023 – ma anche a terra, nelle città, frequentando attivisti italiani, spagnoli, greci e tedeschi che con le loro attività finanziano la Mare Jonio (la principale nave usata dall’Ong) dandosi il turno per le missioni.

Artale era rappresentante degli studenti ai tempi strage dei migranti a Lampedusa nel 2013, 368 vittime a poche centinaia di metri dall’isola dei Conigli, Lampedusa. «Una specie di abisso nel quale siamo finiti tutti e che, da quel giorno, mi porto dietro». Quando una tragedia del genere accade nel Canale di Sicilia – dice Artale – e si è di Trapani, Palermo, Enna, o una qualunque città dell’isola, ti tocca dentro. Il suo liceo, il Vaccalluzzo di Leonforte, Enna, contattò associazioni e Ong per contribuire alle attività di salvataggio. Collaborazione che per lui non si è mai fermata.

Nell’ultimo capitolo di To Emerge Ibrahima Lo risponde a Artale che gli chiede «che sogni ha ora Ibrahima Lo?». Sguardo rivolto al Canal Grande, a Venezia, dove ora risiede, risponde: «Ho ancora la speranza di poter diventare giornalista. Un giornalista che parla per gli invisibili».