Non più cemento, degrado e sporcizia, ma un giardino alberato con oltre 500 piante di specie diverse. L’opera di restyling della stazione Termini e della vicina piazza dei Cinquecento a Roma – partita nell’ottobre 2023 – è il nuovo
biglietto da visita della Capitale in vista del Giubileo, l’Anno Santo che il Papa convoca periodicamente e che comincerà proprio il prossimo dicembre.
Molti dei milioni di fedeli che verranno in pellegrinaggio a Roma finiranno per transitare per Termini, snodo principale della città. Tra i cantieri aperti in vista del Giubileo quello intorno alla stazione, il cui appalto è stato vinto da Anas, è
uno dei principali. Nastri segnaletici arancioni, recinzioni che si sviluppano su tutta l’area e macchine operatrici in continuo transito dominano il quartiere. Appena si arriva in piazza dei Cinquecento, subito dopo la statua di San Giovanni Paolo II, è impossibile non notare i cartelloni che circondano l’area dei lavori riportanti la scritta “Roma Giubileo 2025”.
Il progetto – del valore di 18 milioni di euro – ha l’obiettivo di pedonalizzare Piazza dei Cinquecento, la cui area è attraversata oggi da corsie per autobus, bus turistici e taxi, da un parcheggio di interscambio e dal capolinea delle
linee tranviarie 5 e 14. Al loro posto, «Un parco a metà tra una foresta addomesticata e un giardino selvatico». Oltre a un sistema di pavimentazione e illuminazione che – stando al progetto – dovrebbe essere un continuum con
l’atrio della stazione. In breve, una grande zona pedonale dove pensare la socialità sia possibile. Tutti cambiamenti che hanno imposto una vera e propria rivoluzione della mobilità dell’area, non senza qualche disagio.
I primi malumori tra i tassisti, la cui corsia da Piazza dei Cinquecento è stata spostata in viale Enrico De Nicola, definito dall’USB, l’unione sindacale di base, troppo lontano dall’uscita. Un problema, questo, confermato da un “tassinaro” in sosta proprio nella nuova postazione pensata per le auto bianche: «Questi lavori creano disagi ai turisti, quando arrivano alla stazione non sanno dove andare e a noi che ci ritroviamo in un imbuto di macchine». «Se prendo una chiamata alla radio – ci spiega il taxista – arrivo qui e non riesco più a uscire. Ed è un disagio per i turisti che aspettano, ma anche per le prenotazioni degli alberghi che sono nei paraggi». «Prima eravamo noi ad aspettare le persone in fila davanti alla stazione, adesso sono loro che aspettano noi, senza avere nessuna riparazione dalla pioggia. Adesso il
sindacato deve vedere che fare, io spero di tornare il prima possibile al vecchio posteggio», conclude sconsolato.
I pedoni, a causa del cantiere, faticano a imboccare la direzione giusta nonostante le indicazioni, e si ritrovano spesso a fare slalom tra le auto e gli autobus in corsa. A disorientare sono le recinzioni che percorrono la strada verso Piazza della Repubblica, che pure verrà pedonalizzata in vista del Giubileo con un cantiere da 12 milioni di euro. Ma i disagi hanno coinvolto anche gli automobilisti, i cui parcheggi sono stati spostati in via Marsala.
Problemi logistici a parte, l’area della stazione Termini – nota per ospitare persone senza fissa dimora e spesso resa pericolosa da spaccio, risse, molestie fino all’accoltellamento di una turista israeliana a Capodanno 2022, con la condanna a 7 anni e 4 mesi di un vagabondo, Alexander Chomiak – sembra essere migliorata, nonostante qualche baracca sia ancora ben visibile. «La situazione qui è più sicura, c’è più presenza di forze dell’ordine e militari dall’inizio dei lavori del Giubileo, anche di notte. In realtà, ormai, è così da quasi un anno e mezzo», dice un addetto alla sicurezza della stazione. Mentre una ragazza, diretta verso il sottopasso sul lato di Via Giolitti che dà accesso alla metro, si esprime così sui lavori in corso: «Al momento vedo solo un grande cantiere a cielo aperto. Ma spero che la piazza venga bella come sembra dal progetto».
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