A Roma è stata annullata la manifestazione prevista per venerdì 9 gennaio che avrebbe dovuto accogliere dieci trattori in piazza San Giovanni. Elia Fornai, portavoce del presidio romano di Coordinamento riscatto agricolo, non sa quali saranno le prossime mosse del presidio della Nomentana. Si ipotizza un corteo sul Grande Raccordo Anulare, ma una cosa è certa: non andranno a Sanremo. «Non siamo d’accordo con l’idea di salire sul palco, preferiremmo piuttosto un collegamento dall’Ariston. Che vengano loro da noi e non viceversa».
«Cerchiamo di portare le nostre problematiche a più persone possibili e ci ha fatto molto piacere che Amadeus abbia parlato di noi. A livello televisivo, Sanremo è l’evento più importante d’Italia. Abbiamo colto la palla al balzo e siamo venuti qui». Così ha commentato Angelo Panigata, uno degli agricoltori che nella giornata di giovedì 8 febbraio sono arrivati a Sanremo.
L’ufficio stampa della Rai, contrariamente a quanto inizialmente dichiarato, ha trovato un compromesso con gli agricoltori: la “protesta dei trattori” salirà sul palco di Sanremo, ma tramite un estratto concordato con i manifestanti arrivati qui nei giorni scorsi.
La mattina del 9 febbraio Amadeus in conferenza stampa aveva ribadito la solidarietà con gli agricoltori e si era dimostrato «pronto a ricevere una lettera anche all’ultimo minuto».
La proposta della lettura di un testo era stata suggerita dalla Rai ma Riscatto Agricolo inizialmente non aveva accettato perché volevano comunicare «in prima persona i problemi che affliggono il settore».
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