Il Super Bowl, evento sportivo più atteso dell’anno negli Stati Uniti, non è solo una partita di football: è una gigantesca impresa economica che muove 17 miliardi di dollari. La finale del campionato di Nfl – la lega nazionale di football americano – si tiene ogni anno la prima domenica di febbraio; questa volta, però, si giocherà l’11 e in Italia sarà visibile dalle 00:30 di lunedì. La cinquantottesima edizione dell’evento vedrà sfidarsi i Kansas City Chiefs e i San Francisco 49ers.
A ospitare la partita sarà l’Allegiant Stadium di Las Vegas, impianto di 65.000 posti. I biglietti per vederla dal vivo hanno raggiunto prezzi mai visti prima: 9835 dollari, poco più di 9000 euro. Il costo così alto è dovuto soprattutto alla presenza di Taylor Swift, star mondiale attesa a Las Vegas per tifare il fidanzato Travis Kelce, giocatore dei Chiefs.
La domenica del Super Bowl è una sorta di festa non ufficiale degli Stati Uniti e milioni di famiglie si riuniscono per guardare la partita. Secondo dei dati pubblicati dalla National Retail Federation, i cittadini americani spenderanno in media 86 dollari a testa per gli acquisti di cibo e bevande per vedere la finale assieme a parenti e amici.
Dopo la fine del primo tempo, c’è un momento speciale che cattura l’attenzione di milioni di persone: “l’half time show”, lo spettacolo di metà partita. Le esibizioni dei cantanti diventano argomento di discussione e di condivisione sui social media, alimentando l’entusiasmo di migliaia di persone che seguono l’evento da casa. Per la cinquantottesima edizione questo compito è stato affidato a Usher, definito dai media il “re dell’R&B”.
Nel corso degli anni, gli spot pubblicitari del Super Bowl sono diventati una delle componenti più rilevanti durante il live. Nell’ambiente mediatico diviso di oggi, gli inserzionisti traggono vantaggio dall’avere l’attenzione esclusiva di oltre cento milioni di spettatori. Nel 2024 – secondo i numeri di Forbes – vengono spesi in media 7 milioni di dollari per mandare in onda uno spot pubblicitario di trenta secondi durante la diretta della partita. Rispetto ai dati del 2014, il costo degli spot è aumentato del 75%. Anche il marchio italiano Macron sarà tra gli sponsor all’Allegiant Stadium: l’azienda bolognese sarà presente perché “veste” il Wrexham, squadra gallese di proprietà dell’attore Ryan Reynolds.
Mentre in passato lo sport poteva servire da unificatore nazionale, oggi la finale della Nfl rispecchia un’America divisa, con dibattiti che infiammano la politica anche nel momento di svago più seguito dal paese. La presenza di Taylor Swift è diventata un caso politico: alcuni canali conservatori la accusano di essere coinvolta in un complotto per favorire i democratici nelle prossime elezioni presidenziali. Karoline Leavitt, portavoce della campagna di Trump 2024, ha detto che l’entusiasmo dei democratici per l’approvazione di Swift dimostra che sono «in preda al panico per la prospettiva che Biden venga sfrattato dalla Casa Bianca».
Durante una conversazione con Nausicaa dell’Orto, giocatrice della nazionale italiana di football e giornalista sportiva, è emerso il suo pronostico sulla finale della Nfl: «i Kansas sono i favoriti, il quarterback Patrick Mohames ha una grande esperienza di finali e sa gestire la pressione assieme alla squadra». La sua previsione? «27 a 21 per i Chiefs». Dell’Orto ha anche aggiunto che il Super Bowl rappresenta «la massima aspirazione per un giocatore di football americano».
Un’assenza che non rimarrà inosservata è quella di Joe Biden. Per il secondo anno di fila, il presidente americano rinuncia all’intervista pre-gara che potrebbe raggiungere milioni di americani. Secondo i suoi consiglieri, questa è solo una parte di una strategia di comunicazione più ampia. Credono che molti elettori, stanchi dopo una stagione politica difficile, vogliano solo godersi la partita. Vedere il presidente apparire prima della partita, con l’indice di popolarità più basso della storia secondo un sondaggio di Gallup, potrebbe scoraggiarli.